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Economia

Stazione Tav, Coppotelli: «Incremento del 30% dei posti di lavoro»

Lunedì verrà presentato un report sull'argomento. Le conseguenze economiche, secondo la Cisl Lazio, saranno impattanti

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Un rendering della Stazione dell’Alta Velocità che era stata ipotizzata in un’area compresa tra Ferentino, Supino, Morolo e Sgurgola

Lunedì, nella sala dell'auditorium delle Terme Pompeo a Ferentino, davanti a cariche del Governo nazionale e Governo Regionale sia di maggioranza che di opposizione, si terrà un'importante conferenza stampa a partire dalle ore 9.30. I segretari generali della Cisl Lazio Latina e Frosinone, Enrico Coppotelli, Roberto Cecere e Antonella Valeriani, presenteranno le loro relazioni in merito all'argomento della stazione Tav. Coppotelli, segretario generale della Cisl Lazio, ha spiegato: «Stimiamo un incremento del 30% dei posti di lavoro e un aumento del 40% delle imprese. Consegneremo ai rappresentanti istituzionali uno studio redatto dalla Cisl Regionale, che illustra le opportunità offerte dalla Stazione Tav del Basso Lazio, evidenziando la fattibilità di un'opera vitale e non negoziabile, supportata da dati concreti».

La Stazione Tav del Basso Lazio si propone come un trampolino di lancio per il movimento di passeggeri e merci, creando un grande snodo nel Basso Centro Italia. I benefici economici generati, secondo la Cisl Lazio, saranno particolarmente rilevanti e a beneficiarne sarà l'intera regione.

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