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Sora

“Serapide” nel degrado. Presto la raccolta firme

Il sito è una giungla di erbacce invasa da rifiuti maleodoranti

“Serapide” nel degrado. Presto la raccolta firme

Una giungla nel centro della città. È l’area dell’ex “Serapide”. che con l’arrivo del caldo è diventata impossibile da gestire.
A parlare sono nuovamente i residenti di via Buozzi, esasperati per la presenza di ratti, serpenti, insetti e per il tremendo odore proveniente dalla spazzatura, che arriva dal perimetro interno dell’ex “Tomassi”. Le loro finestre si trovano a pochi passi dallo scempio ambientale e la vegetazione continua a crescere, tanto sono spuntati veri alberi che limitano anche la visuale agli automobilisti in più punti del perimetro di quello che molti definiscono “mostro di cemento”. Un luogo purtroppo teatro di morte, di incuria, di degrado. Una vera vergogna l’opera lasciata a metà per decenni. I cittadini non vogliono più sentire parlare del futuro dell’ex “Tomassi”, perchè credere a un intervento risolutore che non arriva mai ha fatto perdere le speranze a chi, già avanti con l’età, convive da decenni con quello stabile.

La richiesta però, oggi più di ieri, è quella di pulire il sito perchè i sorani sono stanchi di vivere con l’immondizia del “Serapide”. L’associazione “Fare Verde”, durante lo scorso inverno, ha presentato un esposto alle autorità competenti,  descrivendo i problemi igienico-sanitari causati dal degrado. Oggi il sodalizio si dice pronto a scendere in strada insieme ai cittadini e all’ombra del “Serapide”, per raccogliere firme e presentare le loro istanze al Prefetto di Frosinone. Non interessa punzecchiare la parte politica, la volontà di queste persone è vedere pulita quell’area.

Suggeriscono anche di collocare, sulla strada pubblica le fototrappole, per individuare i responsabili dell’abbandono dei rifiuti lungo il perimetro del “Serapide”. Sconcerto però è stato espresso quando, alcuni mesi fa, operai e mezzi hanno ripulito e sistemato soltanto un tratto della recinzione del “mostro di cemento”, abbandonando di fatto le famiglie che da mesi si stavano lamentando per l’incuria e il degrado con cui oggi sono costretti a vivere. Con l’arrivo del caldo, queste famiglie sono costrette a rimanere chiuse in casa: impossibile una passeggiata in via Buozzi o tenere le finestre aperte. A breve, la raccolta firme per dire basta a questo degrado.

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