Frosinone
08.06.2025 - 13:00
I mezzi utilizzati non saranno più quelli piccoli ma quelli da dodici metri
La saga del Bus Rapid Transit si arricchisce di un nuovo capitolo. Dalle nebbie di un progetto tra i più tormentati degli ultimi trent’anni, esce fuori un barlume di luce che prova a donare un po’ di chiarezza.
La seconda linea, in fase di studio, che è un’ipotesi di variante, necessiterà, qualora l’amministrazione Mastrangeli decidesse di andare fino in fondo, dell’approvazione. Questa è la linea che contempla la miriade di deviazioni che allungano decisamente i tempi di percorrenza (che dovrebbero essere di dieci minuti secondo le simulazioni che sarebbero state effettuate) e le cui criticità risiedono principalmente negli spazi di manovra dei mezzi, considerato che, come affermato dal sindaco, si utilizzeranno bus lunghi dodici metri.
«Per me e per quanto dice la legge - commenta in maniera critica il consigliere Anselmo Pizzutelli - vale solamente il progetto approvato, andato in gara e appaltato. Un progetto, tra l’altro monco, perché il percorso nei pressi del sagrato della Sacra Famiglia si interrompe per poi riprendere subito dopo la piazzetta pedonalizzata davanti alla scalinata della chiesa. Quindi i mezzi che fanno in quel punto? Volano? Il dirigente può certificare che quel progetto ha i crismi della funzionalità? Comunque, per tornare al tema principale, tutto il resto, ovvero le presentazioni scenografiche, le chiacchiere dette e fatte circolare sono soltanto ipotesi di variante che poggiano sul nulla e che, in ogni caso, necessitano di un iter autorizzativo che deve essere avviato e poi completato.
E le varianti, altra vexata quaestio, da chi dovranno essere licenziate? Dalla giunta? Dal dirigente competente? In questi mesi ho ricevuto indicazioni contraddittorie: prima a un’interrogazione a risposta scritta mi viene replicato che gli atti di giunta, sotto questo specifico profilo, sono ultronei, poi l’esecutivo approva delibere puntuali su quest’aspetto. Quindi la verità dove sta? Di chi è la competenza sulle varianti?».
«Pure sui percorsi realizzabili, i potizzabili e quant’altro il sindaco la butta in caciara con il risultato che i cantieri sono fermi, che l’opera, se mai verrà realizzata, ha tempi biblici e che nella cittadinanza regna un senso totale di confusione e di assoluta incertezza».
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