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Ripi

Muore in autostrada. Indagini prorogate

Nel 2023 il decesso di Francesco Di Cosimo. Accolta l’opposizione alla richiesta di archiviazione

Francesco Di Cosimo

La vittima Francesco Di Cosimo

Disposti ulteriori sei mesi di indagine per chiarire l’incidente mortale sull’A24, tra Castel Madama e Tivoli, in cui è rimasto vittima Francesco Di Cosimo, quarantaduenne originario di Ripi. L’incidente si è verificato tra l’auto su cui viaggiava Di Cosimo e un mezzo che stava eseguendo alcuni lavori sull’autostrada A24. Una morte per la quale la Procura di Roma ha subito aperto un’inchiesta. Il pubblico ministero mesi fa ha formulato richiesta di archiviazione. La famiglia del quarantaduenne ha proposto un’articolata opposizione e, tramite gli avvocati Fabrizio Faustini e Giorgio Liserre, ha chiesto ulteriori indagini al fine di determinare, così, l’autorità inquirente all’esercizio dell’azione penale. Accolta l’opposizione alla richiesta di archiviazione e disposte ulteriori indagini.

La Procura di Roma, dopo l’incidente, ha avviato un’inchiesta per fare luce sullo scontro costato la vita al quarantaduenne ciociaro. Sono state, inoltre, acquisite le registrazioni delle telecamere sull’autostrada. L’incidente è avvenuto il 14 luglio 2023, tra l’auto condotta da Di Cosimo e un mezzo che stava segnalando alcuni interventi sull’autostrada. Il quarantaduenne ha avuto un grave trauma cranico, varie fratture agli arti ed emorragie interne. È stato trasportato al policlinico romano “Gemelli” dove è stato operato, ma la situazione è precipitata poco dopo. I familiari hanno chiesto, dunque, di proseguire con le indagini e hanno presentato opposizione alla richiesta di archiviazione del pm. Opposizione accolta. Sollecitano verifiche, in particolare, riguardo la modalità di installazione del cantiere stradale in relazione alle condizioni di traffico, contestando diverse criticità e violazioni di norme regolamentari da parte della società che aveva in gestione l’attività di segnalazione del cantiere mobile. Il quarantaduenne era originario di Ripi dove vivono amici e familiari. Lavorava per l’azienda di famiglia, la nota “Casa Vinicola Di Cosimo” fondata dal nonno Memmo e poi gestita dal padre Alvaro. Era molto conosciuto e stimato. Per anni ha vissuto nel paese ciociaro, fino a quando non si è trasferito a Pescara dove viveva con moglie e figli.

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