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Strangolagalli

Punta un fucile contro la moglie e minaccia di ucciderla

Cinquantacinquenne a processo per maltrattamenti in famiglia. Continui insulti e botte. La vittima sarebbe stata anche avvicinata con la testa ad una pentola piena di acqua bollente

tribunale frosinone

Il tribunale di Frosinone

Insulti, offese, botte e minacce. Si sarebbe vista puntare contro anche un fucile. Afferrata pure per i capelli e avvicinata con la testa a una pentola piena di acqua bollente. Sono le accuse per cui è finito a processo un cinquantacinquenne residente a Strangolagalli. Deve rispondere di maltrattamenti nei confronti della moglie. Moglie che ha trovato la forza di andare via. L’uomo dovrà comparire davanti al giudice il prossimo 17 giugno, nel tribunale di Frosinone.

La ricostruzione
Un incubo durato diverso tempo per una donna di Strangolagalli, vittima, stando alle accuse, del coniuge violento. Il cinquantacinquenne avrebbe compiuto azioni denigratorie e intimidatorie verso la moglie. In più occasioni l’avrebbe aggredita, presa a pugni. Avrebbe stretto le mani al collo della donna e l’avrebbe colpita con pugni in testa. Sempre stando alle accuse, l’avrebbe minacciata con un coltello, puntandole perfino contro un fucile, chiedendole, mentre compiva l’azione, se avesse paura.
Minacciata, inoltre, con una pentola piena di acqua bollente. Comportamenti che hanno causato nella vittima, assistita dall’avvocato Sonia Sirizzotti, un grave stato di ansia e paura. La donna è riuscita a trovare la forza di andare via e lasciare il marito. Il marito è finito, così, a processo per maltrattamenti in famiglia. L’udienza, come detto, si svolgerà nelle prossime settimane nel tribunale di Frosinone.

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