Auto di lusso con truffa. Conti correnti sotto la lente

Traffico internazionale di auto di lusso: conti correnti sotto la lente. Continuano le indagini che hanno portato nelle scorse ore a sequestri preventivi dei beni intestati a cinque persone ritenute coinvolte - a vario titolo - in un’associazione per delinquere finalizzata al trasferimento fraudolento di valori, autoriciclaggio e truffa aggravata ai danni dello stato. I carabinieri e le Fiamme gialle stanno continuando a scandagliare conti e documenti.

I provvedimenti cautelari del gip del Tribunale di Cassino hanno riguardato la parte documentale ma anche somme di denaro nella disponibilità dei cinque indagati. «Beni e altre utilità dei quali non sarebbero state giustificate la provenienza e il possesso e riconducibili - dicono gli inquirenti - oltre che al promotore anche alle società di riferimento con sede operative e legali nella Repubblica Federale della Germania, Frosinone e Pontecorvo». I carabinieri della Compagnia della città fluviale guidata dal maggiore Taglietti e gli uomini del Gruppo di Cassino, coordinato dal colonnello Papale, hanno infatti seguito i flussi di denaro che hanno tracciato le direttrici principali dell’inchiesta.

Le indagini avrebbero permesso di ipotizzare una fitta rete di operazioni finanziarie sospette volte a riciclaggio di denaro attraverso la costituzione di società intestate fittiziamente a nullatenenti o pregiudicati con alcuni indagati risultati contigui persino al clan dei Casalesi. Oltre all’evasione fiscale per 250.000 euro (solo nel 2021), sono stati sequestrati beni per un valore complessivo superiore ai 573. 000, 8 auto di lusso, 57 rapporti finanziari e quote di sette società tra Germania, Frosinone e Pontecorvo. Proprio nei rapporti economici e documentali gli inquirenti stanno adesso concentrando le attenzioni, risalendo la china di una filiera già in buona parte delineata.