Frosinone
25.05.2025 - 09:00
Il cantiere dell’ascensore inclinato è fermo da tempo immemorabile
Una riunione fiume per cercare di sbloccare l’impasse del cantiere dell’ascensore inclinato. Venerdì scorso, negli uffici comunale dell’ex Mtc, si è svolto un lungo vertice nel quale sono state passate in rassegna tutte le criticità segnalate dall’Ansfisa nella lettera del settembre 2024, che ha, di fatto, bloccato il cantiere e la realizzazione della seconda linea dell’infrastruttura.
Il punto su cui ci si è maggiormente concentrati è stato quello del disallineamento tra la progettazione esecutiva e quella costruttiva e, alla fine del vertice, i due gruppi di progettisti pare siano riusciti a trovare una quadra per cui si potrà tornare sperare di vedere l’opera realizzata (anche in questo caso la scadenza non è più il 31 dicembre 2026, bensì il 31 dicembre 2027).
Sugli altri punti si è respirato un certo ottimismo, ritenendo l’amministrazione comunale di poter assolvere senza troppi problemi. Tuttavia, resta il dato oggettivo di aver perso praticamente otto mesi con un’improvvisa accelerata che c’è stata dopo che la commissione mobilità urbana, presieduta dal consigliere Anselmo Pizzutelli, nella seduta di mercoledì scorso ha fatto emergere una sequela di informazioni che, fino ad oggi, eranno state sottaciute, nonostante i ripetuti quesiti posti nei Consigli con interrogazioni a risposta immediata da parte del consigliere Maria Antonieta Mirabella e da parte dello stesso Anselmo Pizzutelli.
Durante la seduta della commissione, è andata in scena un’operazione verità e la realtà è venuta fuori in tutta la sua crudezza: la data di partenza dei lavori dell’ascensore inclinato è impossibile da stabilire ed è sì subordinata al rilascio del nulla osta da parte dell’Ansfisa, ma quello che non era stato mai detto ai cittadini è che l’Ansfisa, in una missiva del settembre 2024, aveva indicato un elenco di criticità, ben otto, la cui risoluzione è determinante per poter dare il via agli interventi di raddoppio della linea.
Si va da problemi di carattere idrogeologico su un versante che da sempre ha presentato criticità per le quali sono state chieste indagini più approfondite e calcoli più precisi, alle verifiche sui plinti su cui poggia la rotaia già realizzata e sulla rotaia stessa tramite prove non distruttive, nonché sono stati sollecitati interventi sulla pompa aspirante della stazione di valle di raccolta delle acque senza dimenticare il rilievo di non poco conto di un disallineamento tra la progettazione esecutiva e quella costruttiva al quale i progettisti stanno lavorando. Per rispondere ai rilievi dell’Ansfisa un ingegnere strutturista sarà affiancato al rup e una ditta sarà incaricata di effettuare le indagini richieste.
Ma adesso c’è stata l’accelerata per cui si spera che finalmente si giunga ad attivare un’opera che a detta di tutti potrà portare benefici agli standard di vivibilità della città.
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