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Sanità

Il “Gemma De Posis” diventa ospedale e Casa di comunità. Ieri l’avvio dei lavori

Presenti il dg Cavaliere, la presidente Savo, il sindaco Salera e gli amministratori del territorio

Il “Gemma De Posis” diventa ospedale e casa di comunità. Ieri l’avvio dei lavori

Mario Fabi, Angela Gabriele, Enzo Salera, Arturo Cavaliere e Alessia Savo. Sotto altri momenti dell’inaugurazione del cantiere Foto Massimo Scaccia

Ospedali e Case di Comunità per far ripartire la medicina territoriale. Una vera rivoluzione, per un’area - come quella di Cassino - che per ragioni geografiche diventa spesso riferimento anche per le vicine regioni del Molise, della Campania e dell’Abruzzo, attraversata dal lunghissimo tratto autostradale Roma-Napoli. Con insediamenti industriali importanti - Stellantis, l’indotto e molte piccole e medie aziende - sede di università e di mille altre attività. La presenza del direttore generale della Asl Arturo Cavaliere ieri mattina a Cassino per l’inaugurazione dei lavori al “Gemma De Posis” - il vecchio nosocomio della città martire - ha ribadito la centralità di questo territorio.

«Inauguriamo l’avvio dei lavori per la Casa e l’Ospedale di Comunità di Cassino, dove i cittadini del territorio potranno trovare risposte concrete e setting assistenziali più coerenti alla stratificazione del bisogno di salute - ha affermato il dg Arturo Cavaliere - Usiamo in modo fattivo una programmazione del Pnrr che aveva bisogno dell’attivazione di questi cantieri per poter consegnare ai cittadini le strutture da un punto di vista operativo». E tutto questo in tempi molto ristretti: «I tempi sono cadenzati dalle scadenze del Pnrr. Il mio primo obiettivo è attivare questi cantieri perché entro il 31 dicembre dovremmo ultimare. E entro il 30 marzo 2026 rendere operative le strutture» aggiunge. Un appalto possibile con i fondi del Pnrr «aggiudicato da Invitalia al nostro gruppo di imprese “Zeta Costruzioni” e “Sarep”. Il target - ha spiegato Sandro Sigismondi, presidente della “Sarep” - prevede marzo 2026. La direzione generale della Asl ha chiesto di anticipare i tempi a dicembre di questo anno. Metteremo in campo le migliori azioni per arrivare all’obiettivo e con il miglior risultato». Si tratta di lavori che riguarderanno 2.200 metri quadrati di struttura: su tre piani verrà collocata la Casa di Comunità, in un’altra ala del vecchio “Gemma De Posis”, invece, l’Ospedale di Comunità con venti posti letto. E con, ovviamente, servizi medici e infermieristici e una presenza h24.

Un lavoro importante, che al tempo stesso porterà alla riqualificazione della struttura abbandonata che «rappresenta anche un pezzo della storia di questa città» ha sottolineato il sindaco Enzo Salera. «Un impegno costante che c’è stato nel corso degli anni e oggi è un’opportunità che si concretizza. Siamo grati all’amministrazione regionale che ha permesso di superare gli ostacoli burocratici che un mese fa sembravano insormontabili, con il rischio di perdere questo finanziamento da 5 milioni di euro e questa opportunità. Grazie al direttore generale Cavaliere, che nei momenti critici - insieme alla Regione - ha permesso di trovare soluzioni tecniche per superare gli ostacoli, permettendo l’inizio dei lavori».

«Stiamo dando avvio in maniera celere a tutti quei cantieri che per diversi motivi hanno conosciuto un fermo fatto di burocrazia e di progettazioni - ha sottolineato la presidente della commissione regionale Sanità e Politiche sociali, Alessia Savo - quello dell’Ospedale di Comunità di Cassino è una pietra miliare nel rilancio che stiamo dando insieme al governatore Francesco Rocca, cercando di dare risposte sempre più puntuali al bisogno di salute dei cittadini. Un bisogno che non si esaurisce nelle mura di una Casa o di un Ospedale di Comunità, perché siamo assolutamente impegnati a crearne i contenuti e l’organizzazione, dove risiede la vera risposta alla salute. Questo attraverso l’integrazione del territorio che parli di cronicità e di cure di prossimità. Mi complimento con il dg Cavaliere che con grande celerità ha saputo superare ostacoli enormi, animato dalla prospettiva che la Regione Lazio ha voluto interpretare».

Doppio beneficio
Un nuovo servizio per decongestionare il Santa Scolastica. «Gli Ospedali e le Case di Comunità hanno una finalità: cogestire le patologie semplici e poter essere quei luoghi dove il setting e la transitional care vengano declinati nel poter orientare le dimissioni e la gestione del paziente. E anche nel gestire quelle patologie a cronicità semplice o quei pazienti che sono apparentemente sani» ha rimarcato Cavaliere. «Un servizio sanitario aggiuntivo che ci aiuterà senza dubbio a decongestionare il Santa Scolastica, luoghi dove verranno trasferiti anche gli uffici della Asl: un bel segnale. E un valore importante per Cassino e per l’intero Cassinate» ha aggiunto Salera. Presenti anche i sindaci di Villa Santa Lucia e Piedimonte, Orazio Capraro e Gioacchino Ferdinandi, insieme a molti esponenti politici di Cassino - sia di maggioranza che di opposizione - e, ovviamente, ai vertici territoriali della Asl, come il direttore sanitario del Santa Scolastica Mario Fabi e la dottoressa Angela Gabriele, direttore del Distretto D. Proprio la dottoressa Gabriele, a conclusione dell’inaugurazione, ci ha permesso di visitare gli uffici della Centrale operativa territoriale (il “cervello della sanità”), sempre nella struttura del “De Posis”, che consentirà di gestire professionalmente tutto l’aspetto informativo. Attiva da pochi mesi - ora 12 ore al giorno - presto h24. E che al tempo stesso creerà anche occupazione in ambito sanitario. Un’altra importante rivoluzione.

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