Spazio satira
L'iniziativa
04.05.2025 - 09:06
Il gruppo di detenuti che ha ripulito la spiaggia a Sabaudia
Una mattinata all’insegna dell’impegno civile e della tutela ambientale. È quella che ieri ha visto protagonisti dieci detenuti della casa circondariale di Frosinone, impegnati nella pulizia della spiaggia della Bufalara, all’interno del Parco nazionale del Circeo.
L’iniziativa è stata promossa dalle associazioni Plastic Free e Seconda Chance, con il patrocinio dell’ente parco, che ha fornito supporto organizzativo e logistico. L’attività, inserita in un progetto nazionale già attivo in oltre dieci istituti penitenziari italiani, punta a creare occasioni di reinserimento e responsabilizzazione per i detenuti attraverso azioni concrete di volontariato ambientale.
Nel corso della mattina, i partecipanti - accompagnati da agenti della polizia penitenziaria e dal personale educativo dell’istituto - hanno lavorato fianco a fianco con i volontari delle due associazioni, contribuendo alla rimozione di rifiuti lungo la Bufalara, uno dei tratti più sensibili del litorale del Parco. Al termine delle attività, i partecipanti sono stati accolti nell’area pic-nic del centro visitatori del parco a Sabaudia per un momento di condivisione informale. A seguire, hanno visitato il museo naturalistico e percorso il sentiero didattico, approfondendo la conoscenza del territorio e della sua biodiversità. La visita guidata è stata curata dal personale dell’Istituto Pangea, che ha contribuito al progetto, accompagnando i partecipanti alla scoperta delle peculiarità naturalistiche del Parco.
«Abbiamo voluto aderire a questa iniziativa perché rappresenta un incontro virtuoso tra due pilastri della nostra missione: la salvaguardia dell’ambiente e l’inclusione sociale - ha dichiarato Emanuela Zappone, commissario straordinario dell’ente parco - Questa iniziativa dimostra come, attraverso il rispetto dell’ambiente e il senso di responsabilità collettiva, sia possibile creare percorsi concreti di rieducazione e inclusione. Ci auguriamo che i ragazzi impegnati in questo progetto facciano tesoro di questa esperienza, con la consapevolezza che il cambiamento è possibile».
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