Spazio satira
La situazione
02.04.2025 - 13:00
Due incidenti sul lavoro nel Cassinate a distanza di meno di 24 ore: si riaccendono i riflettori sulla sicurezza nelle aziende del territorio. Il primo a San Vittore, nei pressi del termovalorizzatore, con un lavoratore di 59 anni di Castelliri ferito alle gambe da un pezzo metallico mentre eseguiva delle operazioni su un’escavatrice: immediatamente soccorso, è stato trasferito al Santa Scolastica in codice giallo. Poi, in serata, un altro infortunio sul lavoro, questa volta a Piedimonte San Germano all’interno dello stabilimento Stellantis: un quarantenne di Monte San Giovanni Campano è stato colpito da un muletto in movimento. Anche in questo caso, necessario il trasferimento in ospedale. Sul posto, in entrambi i casi, carabinieri e ispettori Spresal. A margine dei due incidenti sul lavoro (per fortuna non gravi) è salito il livello d’allerta dei sindacati che chiedono più formazione e più controlli.
Mirko Marsella (Fim Cisl) ha ribadito come occorra potenziare prevenzione e controlli, senza perdere tempo: «Un problema che riguarda il nostro territorio così come l’intero Paese: serve un cambio culturale. Abbiamo parlato di industria 4.0, di intelligenza artificiale, di digitalizzazione. Eppure paradossalmente gli infortuni e le morti sul lavoro continuano a essere una costante. Una situazione assurda: è fondamentale da parte delle aziende investire sulla formazione dei lavoratori. Deve essere il primo punto per chi fa impresa. Non si possono continuare a mettere in secondo piano la sicurezza e la salute dei lavoratori. Chiaramente occorrono anche più risorse e più controlli».
«La prima cosa è rispettare quelle che sono le misure del Testo unico sulla sicurezza, rafforzare e investire sulla sicurezza nei luoghi di lavoro - ha sottolineato Andrea Di Traglia (Fiom-Cgil) - Una presa di coscienza forte, proprio nel giorno in cui a Latina si è celebrato un “processo simbolo”, quello relativo alla morte di Singh, bracciante indiano di 31 anni deceduto dopo un incidente sul lavoro a giugno scorso. Processo in cui la Cgil si è costituita parte civile con l’intervento di Landini. Dico questo perché in tutti i luoghi di lavoro - dalle officine fino ai campi - la sicurezza deve essere la priorità. Questo in una regione che è “maglia nera” per la sicurezza sui luoghi di lavoro». Nel 2024, infatti, nel Lazio si sono registrati 16.449 infortuni sul lavoro denunciati, ben 377 in più del 2023.
Giustino Gatti (Filca Cisl), dopo aver espresso preoccupazione nell’imminenza dell’incidente avvenuto a San Vittore, ha aggiunto: «Sottolineo l’importanza della formazione continua per tutti i lavoratori e le imprese. La sicurezza non è solo una questione di controlli, ma anche di preparazione: ogni lavoratore deve essere formato adeguatamente e sensibilizzato su rischi e misure di prevenzione, così come gli imprenditori. La Filca Cisl è pronta a coinvolgere anche le imprese e le istituzioni locali in un processo di sensibilizzazione e formazione condivisa» ha aggiunto. Quindi ha chiesto anche la collaborazione del prefetto per sollecitare e intensificare i controlli: fondamentale il gioco di squadra.
«Occorre chiedere un cambio di passo al Governo quando parliamo di infortuni sui luoghi di lavoro - ha aggiunto Gennaro D’Avino (Uilm) - Abbiamo, come Uilm, avviato una vasta campagna di sensibilizzazione “Zero morti sul lavoro” ma serve fare molto di più. Occorre aprire un tavolo, un confronto urgente a Palazzo Chigi per individuare strumenti adeguati ed efficaci».
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