Spazio satira
Frosinone
01.04.2025 - 14:00
La bomba carta abbandonata in via Valle Fioretta nella parte bassa di Frosinone
Se negli ultimi mesi i residenti dello Scalo si sono sentiti più “sicuri” a passeggiare per le strade del quartiere, adesso che la zona rossa è finita il timore è che si possa tornare indietro. Per sessanta giorni è stato emesso un provvedimento emergenziale che ha riguardato le zone limitrofe alla stazione ferroviaria. Ossia tutti quei luoghi considerati più sensibili dove ultimamente cittadini e pendolari sono in balia di spacciatori, risse, accoltellamenti, rapine, scippi, furti nelle abitazioni e nelle auto lasciate nei parcheggi da chi viaggia per motivi di lavoro o di studio, atti intimidatori nei confronti di noti locali e bombe carta lasciate sul ciglio della strada. Sostanzialmente il provvedimento prevede controlli rinforzati da parte delle forze dell’ordine e il divieto di stazionare per persone particolarmente moleste o con precedenti. E adesso che i sessanta giorni sono terminati cosa si fa?
La questione della sicurezza allo Scalo è tornata sotto i riflettori dopo l’atto intimidatorio di giovedì scorso nei confronti del “Caffè Minotti” di via Marittima. Nello stesso giorno è stata trovata una bomba carta abbandonata lungo via Valle Fioretta. E domenica mattina, durante il congresso cittadino di Fratelli d’Italia all’hotel Astor, è stata colta l’occasione per riflettere sul tema. Ma soprattutto per capire cosa poter fare per migliorare uno stato di paura generale tornato protagonista tra i residenti. Sul punto è intervenuta l’ex assessore Elisabetta Tozzi, avvocato e membro del direttivo del circolo di FdI, rivolgendosi direttamente al sindaco Riccardo Mastrangeli presente in sala. Il primo cittadino ha preso un impegno e proverà, per quelle che sono le sue competenze in materia, a chiedere di mantenere comunque un’attenzione alta in queste zone. Ma non ha parlato, per il momento, di proroghe della zona rossa. In realtà è possibile rinnovare il provvedimento per altri sei mesi, come è accaduto recentemente per alcune zone di Milano. In ogni caso la decisione dovrà essere presa dal comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica.
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