Spazio satira
Frosinone
20.03.2025 - 18:20
Nella giornata di ieri, una fitta nube di fumo ha avvolto la città di Frosinone, causando un odore nauseante, provocato probabilmente dai tradizionali falò accesi ad Alatri in occasione dei festeggiamenti di San Giuseppe. Molti residenti hanno espresso il loro sdegno sui social: «Chissà cosa è stato bruciato sotto la scusa dei Fuochi di San Giuseppe. Ieri sera ci avete intossicati. È una vergogna». E ancora: «Un odore vomitevole di gomma bruciata. Pretendiamo spiegazioni veritiere. I responsabili devono essere puniti severamente». Sul caso è intervenuto anche Giovanni Martino, presidente di Fare Verde Frosinone, che ha spiegato di «aver tempestivamente informato l’autorità competente. Si invitano i cittadini a inoltrare segnalazioni. La città ci appartiene».
Il consigliere comunale Dino Iannarilli, in un comunicato, ha commentato la questione: «L’attenzione dell’amministrazione Mastrangeli sui temi ambientali è massima. Le iniziative messe in campo in questo ambito, con un approccio multifattoriale vista la complessità della tematica, vanno nella direzione della tutela della salute di tutti i cittadini, specie dei più piccoli, perché costituzionalmente più esposti rispetto a determinate patologie. Tutte le attività realizzate dal nostro capoluogo, con il contributo di tutti i frusinati, sono però inutili se, altrove, il rispetto dell’ambiente non viene messo al primo posto. È il caso di quanto accaduto lo scorso 19 marzo, quando nella vicina Alatri si è permesso di accendere fuochi all’aperto dalle 6 del mattino fino alle 23 di sera rendendo così, di fatto, irrespirabile l’aria nei comuni vicini, compreso Frosinone.
Da amministratore e da cittadino fedele sostenitore delle tradizioni apprezzo l’impegno di coloro che fanno di tutto per custodirle e tramandarle alle giovani generazioni. Tuttavia, l’accensione dei falò in un orario così esteso – dalle 6 alle 23 - non rientra nei tradizionali riti dei falò in onore di San Giuseppe. Non solo: qualora alcune attività mettano a rischio il rispetto dell’ambiente e quindi la salute dei cittadini, come accaduto a Frosinone in occasione del Carnevale, bisognerebbe avere il coraggio dimostrato dal Sindaco Mastrangeli che, dopo aver illustrato i motivi per cui non fosse possibile concludere, con il rogo del generale Championnet, i festeggiamenti del martedì grasso, ha accettato critiche feroci, polemiche e persino insulti. Il Sindaco Mastrangeli ha quindi dato priorità al bene della collettività, al diritto alla salute, rispettando inoltre le disposizioni di legge, pur amando visceralmente il nostro Carnevale Storico Frusinate e la Festa della Radeca. Eppure, non ha esitato a confrontarsi, con sincerità, a viso aperto, con i propri concittadini, ben sapendo di andare incontro a contestazioni e polemiche, dimostrando ancora una volta di avere a cuore esclusivamente gli interessi dei frusinati».
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