Spazio satira
Frosinone
18.03.2025 - 09:00
Il Comune di Frosinone si appresta a ridisegnare la gestione del proprio patrimonio immobiliare con il Piano di Alienazioni e Valorizzazioni per il triennio 2025-2027, che sarà discusso nella seduta del Consiglio Comunale del 2 aprile. Dopo il passaggio in commissione lavori pubblici, la proposta di deliberazione punta a fare cassa vendendo o valorizzando beni ritenuti non più strategici per le funzioni istituzionali, con l’obiettivo di reinvestire le risorse nella città. Ma tra i nodi da sciogliere spicca l’esclusione dell’ex Mtc, un’assenza che potrebbe aprire nuovi scenari politici.
Nel dettaglio, il piano include un elenco di immobili da dismettere. Tra questi, 9 unità abitative di classamento A/3 in via Po, situate in palazzine economiche per materiali e rifiniture, dotate di impianti tecnologici essenziali. A queste si aggiungono 16 appartamenti di viale Madrid, di categoria A/2, con caratteristiche più rispondenti alla domanda di mercato residenziale, la cui alienazione richiede però il via libera della Regione Lazio. Spicca poi l’ex asilo nido di via Sellari, valutato 963.000 euro dall’Agenzia delle Entrate, già oggetto di una trattativa di compravendita.
Nell’elenco figurano anche la vecchia sede comunale di viale Mazzini, il “sottostrada” di corso della Repubblica, che per vent’anni ha ospitato aula consiliare, uffici del sindaco e altri settori, con una consistenza di 4.500 metri cubi su tre livelli. A questo si aggiungono il locale bar di corso della Repubblica (75 mq), attualmente occupato da un’attività commerciale, e la palazzina di via Mascagni (1.800 mq su tre piani), ex sede della delegazione Scalo. Escluso dal piano, invece, un terreno di 80 mq in via Fosse Ardeatine, dove sorgeva il lavatoio comunale.
Quanto potrebbe incassare il Comune? Al momento, nessuna stima precisa. Ma a tenere banco è l’assenza dall’elenco del complesso ex Mtc, sede di uffici tecnici, urbanistica e servizi sociali. Un’esclusione significativa, visto che la “Lista Marzi”, guidata dal consigliere Domenico Marzi, ha posto la vendita di quell’immobile come condizione imprescindibile per sostenere il sindaco Riccardo Mastrangeli in Consiglio. Il 2 aprile si profilerà dunque non solo una discussione tecnica, ma anche un banco di prova politico. L’ex Mtc rientrerà dalla finestra con un emendamento
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