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Cassino

Botte, morsi e minacce con un coltello: quarantenne resta in carcere

Misura convalidata per il quarantenne arrestato dopo l’ennesima aggressione alla compagna. Violenze continue, con decine di interventi delle forze di polizia. Ma venerdì scorso il livello si è alzato

Il Commissariato di Cassino

Il Commissariato di Cassino

Misura convalidata ieri pomeriggio per il quarantenne arrestato in flagranza di reato venerdì sera a Cassino, dopo aver aggredito la compagna. L’uomo, assistito dall’avvocato Francesco Taglialatela, si è avvalso della facoltà di non rispondere. A lui sono state mosse le contestazioni di maltrattamenti in famiglia e lesioni aggravate. Il gip Casinelli ha convalidato la misura e ne ha disposto la permanenza in carcere. Ancora da ricostruire le tante richieste di aiuto arrivate alle forze dell’ordine negli ultimi anni. Una ventina quelle contate solo negli ultimi sei mesi. Fino a venerdì, quando la gravità della situazione ha fatto scattare il “Codice rosso”.

La ricostruzione
La vittima, nonostante le liti e le aggressioni, non ha mai voluto denunciare. E mancando la flagranza di reato, non si è potuto procedere oltre. Fino a venerdì scorso, quando la situazione è degenerata: la donna è riuscita a mettersi in salvo solo grazie alla prontezza del suo legale - l’avvocato Alessandro Cervelli - e alla grande professionalità e rapidità degli agenti delle Volanti del Commissariato di Cassino. Un messaggio lapidario inviato al suo legale ha permesso infatti di diramare immediatamente una richiesta di aiuto circostanziata alle forze dell’ordine. Il rapido intervento degli agenti del reparto Volanti, del Commissariato di Cassino guidato dal vice questore Flavio Genovesi, ha evitato il peggio. Calci, pugni e schiaffi con colpi alle gambe, sul corpo e persino morsi. Nell’escalation della violenza, come poi ricostruito dagli agenti, l’uomo avrebbe cercato di colpirla pure con un coltello, al braccio. Per fortuna la fibra forte della giacca indossata dalla donna ha evitato che la lama penetrasse nella carne. Una sequenza drammatica, finché lei sarebbe riuscita a rifugiarsi nel bagno. Poi l’arrivo della polizia e l’arresto del compagno. La donna è stata sottoposta alle cure del caso.

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