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Le proteste

Dimensionamento scolastico, gli studenti occupano la Regione Lazio

Dopo l'incontro con l'assessore regionale alla scuola Schiboni, non andato a buon fine, gli studenti hanno preso la decisione di occupare parte della sede

Dimensionamento scolastico, gli studenti occupano la Regione Lazio

Una delegazione della Rete degli Studenti Medi del Lazio ha occupato l’androne della sede della Regione Lazio per protestare contro il dimensionamento scolastico. Dopo l'incontro con l'assessore regionale alla scuola Schiboni, non andato a buon fine, gli studenti hanno preso la decisione di occupare parte della sede. 

Aurora Iacob della Rete degli Studenti Medi, nel corso dell'evento “La Scuola non si taglia” organizzato dalla consigliera regionale Pd del Lazio, Eleonora Mattia, ha spiegato: «L’assessore Schiboni non vuole aprirsi in nessun modo alla discussione sulla delibera e di conseguenza in questo momento stiamo provando a fare un ultimo tentativo. Vorremmo parlare a questo punto con il presidente Rocca e quindi ci sono le compagne e i compagni che sono entrati all’interno della Regione per fare un sit in nell’attesa di ricevere delle risposte concrete stavolta».

Le parole della consigliera del Pd Eleonora Mattia

Eleonora Mattia, consigliera regionale del Lazio con il Pd, ha protestato contro le decisioni della Giunta Rocca: «Ad oggi sono 44 in tutto gli accorpamenti scolastici stabiliti dalla Giunta Rocca, di cui 20 effettuati con una prima delibera regionale (delibera n. 5 del 4 gennaio 2024) per l’anno scolastico 2024/2025 e 24 con l’ultima delibera dello scorso dicembre (delibera n. 1161 del 23 dicembre 2024) per l’anno scolastico 2025/2026. Ma i tagli non finiscono qui: agli attuali 44 accorpamenti bisogna aggiungerne altri 9 per arrivare ai 53 richiesti dal Ministero dell’Istruzione entro l’anno scolastico 2026/2027. Come Pd noi diciamo ancora una volta basta, basta tagli alla scuola pubblica, basta accorpamenti di istituzioni scolastiche senza ascoltare le esigenze reali di studenti, insegnanti, famiglie, sindaci e di tutti gli attori dei territori di Roma e del Lazio.

La Giunta Rocca ritiri la delibera sul dimensionamento scolastico e avvii un’interlocuzione con il Governo Meloni portando al tavolo una mappatura con numeri ed esigenze reali delle scuole di Roma e del Lazio. Si può fare: ce lo ha dimostrato l’Emilia Romagna dove il Governo ha fatto un passo indietro e così ora lì si farà un solo accorpamento a fronte dei 14 inizialmente previsti. Come ci sono riusciti? Hanno ascoltato i territori e hanno rifatto il conteggio delle iscrizioni da cui è emerso che c’erano 10mila studenti in più rispetto a quelli su cui il Ministero aveva basato i propri tagli. E se questo non dovesse bastare, la Regione Lazio impugni la norma ‘taglia scuole’ davanti alla Corte Costituzionale in quanto lesiva delle competenze regionali in materia di istruzione e autonomia scolastica, come già fatto da altre Regioni, governate dalla destra o dalla sinistra. Questa normativa e le relative delibere, infatti, violano i principi di leale collaborazione e sussidiarietà sanciti dalla nostra Costituzione».

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