Maurizio Cocco, nuovo appello per la liberazione dell'ingegnere detenuto in Africa

La cittadina termale si stringe alla sofferenza di Maurizio Cocco. Il sindaco Alioska Baccarini e la maggioranza consiliare, a distanza di poche settimane, sono tornati a chiedere il rilascio immediato dell’ingegnere fiuggino rinchiuso nel penitenziario di Abidjan, in Costa d’Avorio, dal giugno 2022, esprimendo vicinanza alla moglie Assunta, ai figli e ai congiunti.

«Ribadiamo con forza e determinazione il massimo impegno dell’amministrazione comunale per giungere alla liberazione del nostro concittadino Maurizio Cocco - scrive il sindaco in una nota - Abbiamo già sensibilizzato le istituzioni italiane ed europee, cercando più volte con i vari interlocutori di valutare innanzitutto le precarie condizioni di salute e capire fino a che punto possiamo spingerci per la risoluzione di questa assurda e incomprensibile storia giudiziaria. Nel corso di questi ultimi mesi abbiamo intensificato le richieste di intervento per una scarcerazione immediata, portando la vicenda anche nel Consiglio comunale di Fiuggi perché pensiamo che esprimere una posizione unitaria possa dare quella forza necessaria al nostro lavoro di interlocutori presso gli Enti superiori. Pertanto abbiamo coinvolto anche il Ministero degli esteri, le ambasciate, il Parlamento italiano, e continueremo nella nostra azione persuasiva per salvare un cittadino italiano e un cittadino fiuggino nel rispetto della dignità umana e dei diritti ad essa connessi. Ribadisco con forza che tutti insieme, con ogni mezzo, dobbiamo salvare la vita di Maurizio Cocco, coinvolgendo le rappresentanze politiche e ogni mezzo di comunicazione utile al raggiungimento dell’obiettivo. Ciascuno che condivide questa causa umanitaria contribuisca alla sua risoluzione. Sappiamo infatti che la famiglia ha attivato una piattaforma per adempiere a questo scopo. È un dovere morale della comunità sostenere la famiglia e mobilitarsi per ottenere giustizia, auspicando che le istituzioni rispondano con azioni concrete».