Spazio satira
Supino
31.01.2025 - 17:00
La presidente dell’associazione Assopace Palestina ed ex vicepresidente del Parlamento europeo Luisa Morgantini
Ore di apprensione ieri, anche nel paese lepino, per la notizia dell’arresto a Kiriat Arba, una delle colonie israeliane tra Betlemme e Hebron, della presidente dell’associazione “Assopace Palestina” ed ex vicepresidente del Parlamento europeo, Luisa Morgantini. La pacifista, che da anni vive a Supino, è stata liberata dopo qualche ora. Era stata arrestata in mattinata in Cisgiordania, nei territori occupati da Israele, insieme a Roberto Bongiorni, inviato del “Sole 24 Ore”, e alle loro due guide palestinesi. L’Idf li accusa di aver invaso una zona militare.
L’ex eurodeputata di Rifondazione Comunista, oggi in Sinistra Italiana, figura storica del movimento per la costruzione della pace in Palestina e per questo in passato candidata al premio Nobel, aveva accompagnato Bongiorni per un servizio a Kiriat Arba, insediamento israeliano che domina la grande città palestinese di Hebron.
Subito dopo il fermo sono stati portati alla stazione di polizia della colonia di Kiryat Arba per essere poi rilasciati nel pomeriggio dopo lunghi interrogatori. Morgantini e Bongiorni sarebbero riusciti a dare l’allarme prima di essere bloccati e portati via. La notizia è stata immediatamente trasmessa al consolato italiano a Gerusalemme e all’ambasciata a Tel Aviv, che hanno subito informato la Farnesina. Da sempre vicina ai movimenti pacifisti e femministi Morgantini ha sostenuto sempre iniziative di dialogo tra i popoli in zone di conflitto.
L’ex eurodeputata da anni vive a Supino. Ricopriva ancora il ruolo di vice presidente del Parlamento europeo quando recandosi nel paese ciociaro per un evento è rimasta affascinata dal borgo tanto da decidere di viverci, come ci racconta il sindaco Gianfranco Barletta che ieri ha seguito anche lui con apprensione la notizia dell’arresto di Morgantini, del giornalista Bongiorni e delle due guide.
«Ho seguito le notizie riguardo l’arresto dell’amica Luisa. Non mi sorprende che fosse in quelle zone perché da sempre è accanto ai palestinesi. Sono molto dispiaciuto per quanto le è accaduto e felice che sia stata rilasciata. Anche a Supino è molto conosciuta, si è subito integrata e spesso organizza eventi, convegni, dibattiti, nelle case acquistate proprio per organizzare incontri anche con giovani e donne palestinesi».
Edizione digitale
I più recenti
Ultime dalla sezione