Spazio satira
Sora
24.01.2025 - 08:51
Un’immagine dei rifiuti abbamdonati nell’area dell’ex “Tomassi” di Sora
Realtà indecorosa che mette a rischio la salute delle persone. Dall’associazione ambientalista Fare Verde Provincia di Frosinone arriva il grido di sdegno sulle condizioni in cui versa l’area dell’ex “Tomassi”. «Arrivano in continuazione le sollecitazioni dei cittadini - scrive l’associazione ambientalista - per lo stato di degrado della ex “Tomassi” invasa dai rifiuti e dagli animali nocivi. È ormai parere diffuso che l’App MySora, creata per segnalare i rifiuti abbandonati sul territorio, non sia arrivata a una diffusione capillare. Se non giungono segnalazioni, o peggio se le segnalazioni ci sono ma poi il servizio è poco efficiente ed efficace, non serve a nulla la comunicazione tra l'ente e i cittadini. Se esistono gli incivili e i maleducati che sporcano, necessariamente deve esserci chi pulisce e questo richiede la disponibilità di energie e forza lavoro, perché l’abbandono dei rifiuti è un reato penale». È Fare Verde Provincia di Frosinone Aps che ha denunciato l’abbandono dei rifiuti al Comando dei carabinieri forestali di Sora e al Comando della Polizia locale. La documentazione è stata prodotta nella mattinata di mercoledì e fornita alle autorità preposte.
«L’areale dell’ex “Tomassi” va bonificato dai rifiuti presenti, messo in sicurezza e videosorvegliato - prosegue il sodalizio - Non è possibile distruggere il decoro pubblico con i rifiuti, con gli insetti e con i topi. Per Fare Verde Provincia di Frosinone Aps, che ha già collaborato con “Ambiente Surl” è indispensabile un protocollo per fare rete contro l’abbandono dei rifiuti che coinvolga le istituzioni, gli enti locali, le associazioni e i comitati. Oltre all’applicazione sul web, c’è bisogno di far diventare i cittadini attori e custodi del territorio, in modo da tutelarlo e conservarlo nel migliore dei modi». Fare Verde Provincia di Frosinone conclude dicendo che si aspetta un’immediata bonifica altrimenti la sua campagna andrà avanti. Infatti, non c’è spiegazione degna di un popolo civile sul perché in un’area, tra l’atro a ridosso delle abitazioni, si debba vivere tra i rifiuti di ogni genere per mesi, senza che nessuno decida di rimuoverli.
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