Luminarie deludenti: «È campagna elettorale». La polemica

«Molte strade sono illuminate a metà o soltanto in alcuni tratti. Dobbiamo pensare che le luminarie sono state posizionate in alcuni punti piuttosto che in altri? Chi l’ha deciso? Esiste un piano? Chi ha vigilato sul posizionamento? Ma soprattutto chi ha deciso di installarle in un punto piuttosto che in un altro?». Inizia così il duro attacco del gruppo dei tre consiglieri “dissidenti”, Anselmo Pizzutelli, Maria Antonietta Mirabella (Lista Mastrangeli) e Giovanni Bortone (espulso nei giorni scorsi dalla Lega), contro l’amministrazione Mastrangeli. Il tema è quello delle luminarie installate, come ogni anno, in occasione delle festività natalizie.

In particolare quello che viene contestato è la scelta di utilizzare luminarie degli anni passati e poco adeguate. «Sono sempre le stesse, poco attrattive – aggiungono – Niente di nuovo, niente che possa ergere Frosinone ad una città in festa». Ma non solo. Ci sono due delibere di giunta. La prima, numero 353 del 4 novembre, ha come oggetto la programmazione e realizzazione di addobbi e luminarie natalizie lungo le vie e le piazze principali della città e una spesa pari a 120.000 euro. La seconda, invece, numero 395 del 6 dicembre 2024 è un’integrazione e prevede una spesa massima di 10.000 euro.

I tre, dopo aver acquisito gli atti, non usano mezzi termini e incalzano il sindaco Riccardo Mastrangeli: «Come mai via Tiburtina, che rientrava già nella prima delibera viene richiamata anche in quella del 6 dicembre? Perché viene rifinanziata anche nella seconda delibera?». Dunque se il bando chiedeva un’illuminazione adeguata «chiediamo a chi di competenza chi certificherà questa adeguata illuminazione? – concludono Pizzutelli, Mirabella e Bortone – Il sindaco ritiene adeguate le strade illuminate a metà? Come avviene in via America Latina davanti alla farmacia? A meno che non siano state installate direttamente dalla farmacia. Oppure in via Mària o a Selva Piana dove è stato posizionato soltanto un “alberello”?». Tutte zone menzionate nelle delibere e contestate dai consiglieri che si interrogano: «A questo punto qualcuno ha pensato forse di fare campagna elettorale con le luminarie?».