Spazio satira
Cassino
15.12.2024 - 11:00
L’incidente mortale che si è verificato venerdì sulla Cassino-Formia e in cui ha perso la vita Alessandro Di Russo
«La pericolosità della superstrada Cassino-Formia, la strada regionale 630, non è certo argomento di dibattito. La realtà è sotto gli occhi di tutti, non dobbiamo convincere nessuno»: le parole del sindaco di Pignataro Interamna, Benedetto Murro, all’indomani dell’ultimo incidente mortale avvenuto nel primo pomeriggio di venerdì, suonano come lapidarie.
Lo schianto venerdì tra un’auto e un carroattrezzi non ha lasciato scampo a un uomo di 52 anni di ritorno a casa. Un impatto violentissimo: per cause al vaglio delle forze dell’ordine la Ford Kuga si è trasformata in un ammasso di lamiere. Per l’uomo alla guida, Alessandro Di Russo di Formia, non c’è stato nulla da fare. Ogni soccorso da parte degli operatori del 118 - giunti immediatamente sul tratto di strada interessato - è stato inutile. Ferito anche l’altro conducente dell’autocarro Iveco Cargo, 57 anni, della provincia di Foggia. E mentre i carabinieri proseguono nelle indagini per stabilire con esattezza la dinamica, sono stati fissati i funerali per la vittima, titolare di una impresa individuale di impianti elettrici: si terranno oggi alle 15 nella chiesa di Sant’Erasmo.
Rotatorie e non solo
L’ennesimo incidente mortale, avvenuto tra Pignataro e San Giorgio sulla 630, ha riacceso i riflettori sulla pericolosità e sull’esigenza di interventi mirati. Proprio il sindaco di Pignataro ha annunciato una rotatoria. Nelle rotatorie ripongono grandi speranze anche i sindaci di Castelnuovo Parano e di San Giorgio a Liri.
«Riguardo al luogo dove è accaduto l’ennesimo incidente mortale – spiega Benedetto Murro - ebbene è finalmente prevista la realizzazione di una rotatoria all’altezza dello svincolo di S. Giorgio che, oltre a rivoluzionare positivamente il traffico consentirà di mettere in sicurezza tutto quel tratto, comprese le attività commerciali. Siamo in contatto con la Regione e con l’Astral per la progettazione di questa importante infrastruttura».
Non è certo l’unico intervento necessario. Il sindaco infatti parla anche di altri progetti. «Avevamo richiesto la riattivazione di un autovelox fisso presente poco più avanti, in un altro tratto molto pericoloso ma purtroppo non ci sono le condizioni. Parlare di autovelox è sempre politicamente perdente ma, di fatto, oltre alle rotatorie, è l’unico modo per far scendere la velocità su questa strada – afferma - E se qualcuno pensa che si vuole fare cassa, allora i soldi se li prendesse qualcun altro, a noi interessa solo la sicurezza dei cittadini». Murro sottolinea la pericolosità del tratto della 630 che attraversa il paese: «Pignataro Interamna è l’unico paese su tutta la superstrada che non ha uno svincolo in sicurezza in direzione Formia. Una situazione di pericolo costante e di disagio per i cittadini che utilizzano il servizio Cotral che, al rientro da Cassino, non possono passare per il centro ma sono costretti ad una deviazione». Anche questo problema è stato portato dall’amministrazione comunale sul tavolo della Regione.
Dal canto suo, il sindaco di San Giorgio Francesco Lavalle, guida di un altro paese percorso per diversi chilometri dalla 630 in condizioni pericolose, annuncia: «Sono in fase di progettazione due rotatorie, all’altezza del chilometro 8 e del chilometro 11, nel frattempo stiamo attuando il sistema di controllo sulle violazioni del codice della strada e nel 2025 inizierò il controllo sulla velocità».
Sulle barricate da sempre anche il sindaco di Castelnuovo Parano, Oreste De Bellis: «Noi viviamo il problema della superstrada quotidianamente, lanciamo continui allarmi, ci stiamo confrontando con la Regione e l’Astral, abbiamo ospitato un importante convegno di recente, ci aspettiamo che la regione attui nel più breve tempo possibile la rotatoria progettata. Intanto, abbiamo chiesto misure volte a rallentare la velocità, come lampeggianti, attraversamenti rialzati e segnaletica adeguata».
“La Notte degli Angeli”: è sos
Anche l’associazione “La Notte degli Angeli” è tornata a chiedere più sicurezza. Da tempo impegnata sul campo per promuovere la cultura della sicurezza stradale e della prevenzione, ha acceso i fari sul bisogno di fare squadra e investire sulla sicurezza. Più dossi ma anche più cultura della prevenzione. «L’ennesima tragedia impone una seria presa di posizione. Occorre intervenire sui tratti più pericolosi come la 630 in modo concreto, magari dopo un tavolo intercomunale tra gli attori coinvolti per fare il punto sulle azioni possibili da mettere in campo - ha commentato Orlando Bellaria della “Notte degli Angeli” - Non sono più accettabili morti sulla strada, dobbiamo agire e non solo parlare: occorre fare squadra. Come ricordiamo sempre, la vita è importante e non offre replay».
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