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Frosinone

Caso Tac, la requisitoria del pm

L’accusa ha chiesto cinque condanne per corruzione e truffa: «Rapporti improntati a una logica di scambio». Le indagini dei carabinieri forestali sull’appalto dei rifiuti a Sgurgola, i lavori per il verde all’Asl e a una scuola a Roma

Caso Tac, la requisitoria del pm

Le indagini sono state svolte dai carabinieri forestali

Intercettazioni telefoniche e ambientali, appostamenti, sequestri documentali a cui si aggiungono le risultanze del processo e una sentenza definitiva con il rito abbreviato. Sono i punti sui quali fa leva il pubblico ministero Beatrice Neroni per chiedere cinque condanne per l’operazione “Urban waste”, condotta dai carabinieri forestali di Frosinone per fatti accaduti a Sgurgola, nel capoluogo e a Roma tra il 2017 e il 2018.

Chieste le condanne per l’imprenditore verolano Alfredo Coratti, all’epoca amministratore unico della Tac Ecologica srl, a quattro anni e otto mesi; per Lucio Giuseppe Formaggi, ex assessore del Comune di Sgurgola, a quattro anni e due mesi; per Luciano Bellardini, in qualità di capo dell’ufficio tecnico del Comune di Sgurgola, a quattro anni e dieci mesi; per Paola Morgia, moglie di Bellardini, ritenuta amministratore di fatto con il consorte della società Biemme srl, a due anni e due mesi; per Mattia Bellardini, figlio degli ultimi due, e amministratore unico della Biemme srl, a due anni.

Prima di iniziare la requisitoria il pm Neroni produce la sentenza irrevocabile di condanna a carico di Domenico Spaziani, ex dipendente Asl, a un anno e quattro mesi con il rito abbreviato. Quindi ricorda l’origine del procedimento «da una lunga attività investigativa della procura distrettuale antimafia». Nello specifico, i carabinieri forestali, indagando su un traffico illecito rifiuti captano conversazioni che porteranno all’apertura di un distinto procedimento per corruzione. Il pm sostiene che «le intercettazioni hanno evidenziato rapporti improntati a una logica di scambio. L’assessore Formaggi si rivolge a Coratti chiedendo l’assunzione di giovani». E rileva «pressanti e ricorrenti richieste di Formaggi», mentre a fronte dei ritardi del Comune di Sgurgola nel pagare la Tac Ecologica per l’appalto di smaltimento dei rifiuti solidi urbani «Formaggi rassicura Coratti».

Secondo il sostituto procuratore la «principale anomalia è legata al fatto che la società di Coratti ha avuto delle contestazioni dal Comune di Sgurgola che avrebbero dovuto portare alla riscossione di sanzioni che non risultano pagate né scorporate dal servizio». A Formaggi la procura imputa l’aver avvisato Coratti del controllo dei vigili urbani il 26-3-2018. Da qui per Coratti e Formaggi la contestazione della corruzione per un atto contrario ai doveri d’ufficio.
E ancora per il pm Neroni «dalle intercettazioni emerge Bellardini responsabile dell’ufficio tecnico che ha rapporti con Coratti come pubblico ufficiale e imprenditore» per i lavori che la Tac ha affidato in subappalto alla Biemme.
L’accusa rileva: «Bellardini si limita a note di contestazioni cui non dà seguito. Le determine di liquidazione non comprendono lo scorporo delle sanzioni. Già nel 2015 Bellardini avrebbe potuto procedere alla risoluzione del contratto con la Tac Ecologica». Ma non si arriverà a tanto.

«Le contestazione sono usate per apparire formalmente un funzionario che ha dato seguito ai disservizi e dall’altro per ottenere favori da Coratti - incalza il pm - In cambio ha ottenuto l’affidamento di lavori alla Biemme società da lui stesso amministrata».
Contestata dalla procura un’ipotesi di truffa, a Bellardini e a Coratti, sullo smaltimento di 1.560 chili di ingombranti accollato al Comune, al posto della Biemme.

Per l’accusa resta, come riqualificata dal gup, la corruzione per l’esercizio della funzione, per Morgia e Luciano Bellardini in relazione a lavori effettuati dalla Biemme per l’Asl di Frosinone consistiti in potature, smaltimento materiale legnoso e bonifica delle aree verdi per la liquidazione di somme maggiori rispetto alla determina di affidamento senza giustificazione. Ciò in cambio della promessa di pagare il pranzo di pensionamento del dipendente Asl, già condannato in abbreviato.
Infine, per l’ultima accusa di corruzione a carico di Mattia e Luciano Bellardini, pur non essendoci prova del pagamento per i lavori a una scuola di Roma, risultano «inequivoche le conversazioni intercettate».
Dopo il pm l’intervento dell’avvocato Mario Cellitti in difesa di Morgia e Mattia Bellardini che ha contestato le accuse. Prossima udienza il 25 febbraio per le altre difese rappresentate dagli avvocati Giampiero Vellucci, Mario Di Sora e Mario Pinchera.

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