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Trevi nel Lazio

Ladri trafugano i discendenti di rame dentro al cimitero

Sono sparite pure le lettere su alcune lapidi. La condanna del parroco

Ladri trafugano i discendenti di rame dentro al cimitero

Brutta sorpresa per quanti, in questi giorni in cui sono stati commemorati i defunti, si sono recati al cimitero del paese per deporre fiori e recitare una preghiera per i propri cari. In molti hanno infatti notato l’assenza dei discendenti di rame sulle tombe, spariti.
Un fatto davvero increscioso che qualcuno ha sentito il bisogno di fare presente al parroco di Trevi nel Lazio, don Pierluigi Nardi, il quale al termine della funzione religiosa che si è svolta proprio nel cimitero sabato pomeriggio ha voluto rimarcare quanto era accaduto: il furto dei discendenti che convogliano nella rete di raccolta l’acqua piovana, indispensabili per evitare che si creino allagamenti e conseguenti danni alle tombe.

Non solo. Al parroco è stato segnalato anche il furto delle lettere poste su alcune lapidi, oltre a quello purtroppo ricorrente dei fiori.
Difficile individuare i colpevoli di gesti così spregevoli, compiuti in un luogo sacro come il cimitero, ma certamente non è un bel biglietto da visita per quanti in questi giorni hanno fatto visita ai propri cari defunti e soprattutto per le tante famiglie che abitando lontano e che, almeno una volta all’anno, arrivano a Trevi proprio per un omaggio alle tombe di famiglia.
Sicuramente la presenza di telecamere di sorveglianza costituirebbe un buon deterrente per i ladri di rame.

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