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Ceprano

Lei lo lascia e lui la perseguita

A processo è finito un ventitreenne. Vittima l’ex fidanzata. L’udienza è stata fissata per il prossimo 21 gennaio. Più volte si sarebbe appostato con l’auto sulla strada percorsa dalla donna. Una sera l’avrebbe picchiata davanti a un locale

Lei lo lascia e lui la perseguita

Non si rassegna alla fine della loro relazione e inizia a perseguitarla. L’attende anche lungo la strada da lei percorsa per tornare a casa da lavoro. Riesce a raggiungerla pure se lei cambia percorso. La localizza con il cellulare. Accusato di atti persecutori e accesso abusivo a sistema informatico, un ventitreenne di Ceprano. Il giovane è finito a processo. L’udienza il prossimo 21 gennaio. La vittima, una ventiseienne, si è costituita parte civile tramite il suo avvocato Antonio Ceccani.
L’imputato avrebbe molestato e intimorito per mesi la ventiseienne, con comportamenti e atti persecutori che le hanno provocato un forte stato di ansia e di preoccupazione. I fatti contestati risalgono allo scorso anno.

Stando alle accuse, il giovane, tutte le sere aspettava con l’auto la ventiseienne, lungo la strada da lei percorsa per rientrare a casa dopo il lavoro, riuscendo a intercettarla nonostante modificasse continuamente il tragitto. Transitava spesso anche sotto l’abitazione della ragazza, pure di notte, e non solo con la sua macchina, ma a volte con quella del padre o facendosi accompagnare da altre persone. In un episodio l’avrebbe picchiata in discoteca, dove si erano incontrati, e dopo averla aspettata all’uscita del locale, le avrebbe ostruito il passaggio con l’auto. In un altro caso, sempre stando alle accuse, l’avrebbe inseguita con la macchina mentre era in compagnia di un’amica e della madre di quest’ultima. In presenza di altre persone l’avrebbe insultata e offesa.

Il giovane avrebbe posto in essere una serie di comportamenti che hanno ingenerato nella sua ex il timore per la propria incolumità. Non era serena neppure quando doveva utilizzare il telefono. Infatti, sempre stando alle accuse, il cepranese avrebbe inviato a terze persone i messaggi. Avrebbe telefonato e pubblicato storie sui social atti a dimostrare di avere libero accesso al suo telefono cellulare e alle sue chat private, riuscendo altresì ad arrivare alla sua localizzazione.

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