Spazio satira
Frosinone
18.10.2024 - 16:00
Silvana Minotti è stata travolta e uccisa da un montone in via Selva Casilina
È stato recuperato dai carabinieri il montone che ha travolto e ucciso Silvana Minotti. Ma, come emerso già nelle ore immediatamente successive alla tragedia, non dovrebbe avere un padrone. L’animale, infatti, è risultato privo del marchio di identificazione previsto dalle normativa europea sulla tracciabilità. Nonostante ciò, gli accertamenti da parte dei carabinieri e del servizio veterinario dell’Asl di Frosinone vanno avanti per cercare comunque di arrivare a identificare la provenienza del montone.
Silvana Minotti, 77 anni da compiere a dicembre, è stata caricata dall’animale, nel tardo pomeriggio di mercoledì, mentre si trovava nel giardino di casa in via Selva Casilina. Era davanti casa per delle faccende domestiche. Era di spalle rispetto all’ovino e per questo non l’ha visto quando l’animale l’ha colpita con violenza. Troppo gravi sono risultate le ferite riportate dalla donna, centrata alla schiena, il personale del 118, nonostante i tentativi di rianimazione, non è riuscito a strappare alla morte la malcapitata. Silvana, sposata Rapone, era la madre di un ufficiale dei carabinieri del Raggruppamento investigazioni scientifiche di Roma.
Considerato che l’animale dopo l’aggressione si era dileguato, ieri è proseguita la caccia per catturarlo e per effettuare tutti gli esami necessari a identificarne provenienza e stato di salute. Sono stati i carabinieri della stazione di Frosinone con i colleghi della Forestale a localizzare il montone che è stato affidato in custodia al servizio ambiente del Comune di Frosinone. Sarà quest’ultimo ufficio che si è incaricato di trovare un ricovero adatto al montone.
Subito i carabinieri hanno cercato il marchio identificativo che dovrebbe contenere il codice individuale per il riconoscimento. Ma così non è. Il montone, come emerso in prima battuta già nella serata di mercoledì, si trovava allo stato brado e vagava nella zona. Di fatto senza padrone. Come sia potuto accadere che abbia attaccato la signora è un altro elemento che andrà valutato. Nonostante l’assenza del codice individuale dell’animale, tuttavia, i carabinieri, anche con il contributo dei veterinari dell’Asl, non disperano del tutto di poter comunque risalire all’origine e alla proprietà dell’animale.
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