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Zls, dibattito subito infuocato

Nove sindaci del sorano scrivono alla Regione: «L’esclusione penalizzerà le imprese dei nostri Comuni». Guido D’Amico: «Elemento sul quale riflettere». Daniele Maura: «Atto concreto per favorire la crescita del territorio»

Zls, dibattito subito infuocato

Hanno chiesto un incontro a Roberta Angelilli, vicepresidente e assessore allo sviluppo economico della Regione Lazio. L’obiettivo è far includere nella Zona Logistica Semplificata i Comuni dei quali sono sindaci e amministratori. Parliamo di Luca Di Stefano (Sora), Massimiliano Quadrini (Isola del Liri), Massimo Sera (Arpino), Fabio Abballe (Castelliri), Domenico Urbano (Broccostella), Adamo Pantano (Posta Fibreno), Serafino Pierino Liberati (Fontechiari), Pancrazia Di Benedetto (Campoli Appennino), Enrico Bellisario (Pescosolido)

La presa di posizione
I sindaci definiscono la delibera per l’istituzione della Zls «un’iniziativa di grande rilevanza per il rilancio delle aree industriali e portuali della nostra regione». Poi però aggiungono: «Questi territori, che rappresentano una parte fondamentale del tessuto economico provinciale, sono posizionati geograficamente in prossimità di altre regioni, come la Campania e l’Abruzzo, che già godono di privilegi speciali attraverso altri strumenti legislativi, come le Zone Economiche Speciali (Zes). Escluderli dalla Zls rischia di penalizzarli ulteriormente, creando un divario che potrebbe influire negativamente sulla competitività delle imprese locali». Proseguono: «Pertanto, le chiediamo gentilmente di considerare una revisione dell’elenco dei Comuni inclusi nella proposta di Zls, valutando l’inserimento di queste aree strategiche per l’economia del Lazio meridionale. Sono certo che una riconsiderazione alla luce delle specifiche esigenze territoriali possa garantire un rilancio omogeneo del nostro tessuto produttivo».

La delibera
I criteri metodologici applicati per la definizione delle porzioni di territorio interessate dall’istituzione della Zls sono stati sostanzialmente tre: 1) presenza o meno di aree industriali all’interno del Comune; 2) presenza all’interno del Comune di imprese che maggiormente interagiscono con gli attuali sistemi portuali livello di internazionalizzazione del tessuto imprenditoriale comunale; 3) livello di presenza all’interno del Comune di attività imprenditoriale. Sono inoltre inclusi i Comuni nei quali insistono infrastrutture portuali e piattaforme logistiche di rilevanza regionale. «L’obiettivo - si legge - è quello di creare aree omogenee e sinergiche sul territorio, creando un volano per lo sviluppo territoriale regionale in cui sono inclusi i Comuni nei quali insistono infrastrutture portuali e piattaforme logistiche di rilevanza regionale».

La proposta di istituzione della Zona Logistica Semplificata nel Lazio è contenuta in una delibera della Giunta Rocca con la quale è stato approvato il “Piano di sviluppo strategico - aggiornamento 2024”. La Zls viene istituita con decreto del presidente del consiglio dei ministri, da adottare su proposta del ministro per il Sud e la coesione territoriale, di concerto con il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti e il ministro dell’Economia e delle Finanze, su richiesta della Regione interessata. Le aree totali che possono essere inserite all’interno della Zls coprono una superficie di 5.709 ettari. Sono stati inclusi 49 Comuni del Lazio. Le agevolazioni per le aziende attive nella Zona Logistica Semplificata riguardano il credito d’imposta, le agevolazioni per gli investimenti e la semplificazione amministrativa. Per ridurre i tempi e i costi delle pratiche burocratiche.

Manuela Rinaldi, assessore regionale ai lavori pubblici, sottolinea: «Questo territorio è fondamentale per la crescita del Lazio, poiché consente di snellire le procedure amministrative e burocratiche, assicurando tempi rapidi per la realizzazione delle opere. I 49 Comuni scelti e inseriti all’interno della Zls fanno parte di territori importanti per lo sviluppo delle province della regione. Grazie al Piano di sviluppo strategico è stato possibile sviluppare una progettazione strutturale a favore dei nodi logistici e degli assi infrastrutturali. Siamo nelle condizioni di poter presentare un sistema integrato di sviluppo».

Reazioni e commenti
Daniele Maura, vicecapogruppo di Fratelli d’Italia alla Regione Lazio, dice: «La delibera per l’istituzione della Zona Logistica Semplificata è un atto importante che, unitamente alla carta degli aiuti di Stato a finalità regionale, andrà a sostenere lo sviluppo economico del nostro territorio. Nuove opportunità di sviluppo per le imprese delle aree logistiche e alcune aree industriali svantaggiate o in crisi del Lazio. E quindi in particolare anche della nostra Ciociaria. L’obiettivo è sostenere investimenti strategici. La previsione della Zls, che dovrà essere istituita dal consiglio dei ministri, è una misura chiave per supportare le imprese e tutelare l’occupazione». Guido D’Amico, presidente nazionale di ConfimpreseItalia, rileva: «Premesso che la nostra associazione non è stata mai convocata o ascoltata, prendiamo atto della volontà di istituire la Zls, che sicuramente rappresenta un primo passo per provare a riagganciare il treno dello sviluppo.

Ma che certamente non basta. Conosciamo le normative europee e nazionali e i criteri che vengono adottati: detto questo però, l’esclusione di alcuni Comuni è un elemento che va analizzato. Perché è evidente che in questo modo quei territori restano tagliati fuori due volte da ogni tipo di opportunità. Visto che poi a pochi chilometri di distanza ci sono i benefici di altre misure. Penso alla Zes. Auspichiamo una riflessione». Armando Valiani, segretario regionale dell’Ugl Lazio, dichiara: «Si tratta di un provvedimento molto importante e positivo che può rilanciare l’economia della Regione e superare la Zes. Adesso ci aspettiamo un confronto serrato e costante con la Regione Lazio affinché questo provvedimento venga concretizzato per il rilancio dell’occupazione».

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