Cerca

Il delitto

Sarà ricostruito l’omicidio di Veroli

Nuovi accertamenti per definire il quadro del delitto di Silvio Scaccia, ucciso dal nipote Alessandro Dell’Uomo. Affidata la consulenza tecnica al maggiore dei Ris sulla dinamica della sparatoria di Castelmassimo

Sarà ricostruito l’omicidio di Veroli

Omicidio di Silvio Scaccia, sarà ricostruita l’intera scena del delitto dello scorso 9 giugno a Castelmassimo. Ieri è stato affidato l’incarico al consulente tecnico, il maggiore dei carabinieri del Ris Cesare Rapone. Convocato dal gip Fiammetta Palmieri, il consulente dovrà ricostruire la dinamica della sparatoria, attribuendo a ciascun bossolo l’arma che ha sparato e basandosi anche sulle tracce ematiche. L’ufficiale avrà 90 giorni di tempo per depositare l’elaborato. L’affidamento dell’incarico è avvenuto alla presenza delle parti, rappresentate dall’avvocato Tony Ceccarelli per l’arrestato, Alessandro Dell’Uomo, nipote della vittima, e dall’avvocato Dario De Santis per le parti offese. Da quella domenica mattina, agli arresti accusato di omicidio volontario, c’è la guardia giurata Alessandro Dell’Uomo, quarantottenne residente a Sora. Oltre che dell’uccisione dell’anziano zio, 85 anni, è accusato anche del ferimento del cugino, l’avvocato Mariano Scaccia.

Alla base dell’omicidio, avvenuto a Castelmassino, non lontano dalla superstrada, ci sarebbero liti per questioni di confine e di servitù di passaggio. In base a quanto emerso nell’immediatezza dei fatti, ma ora starà al consulente arrivare sulla base degli elementi scientifici a una ricostruzione più dettagliata, la guardia giurata, stando alle accuse, avrebbe tirato fuori la pistola in dotazione sparando nove colpi. Tre hanno raggiunto lo zio, due al volto e uno alla gamba. Silvio Scaccia è morto sul colpo, mentre il figlio Mariano è rimasto ferito. Sarebbe questo l’epilogo di una discussione nata alle 6 di mattina quando la guardia giurata è rientrata a casa alla fine del turno di notte e ha trovato un’auto parcheggiata dove riteneva non dovesse esserci.

Dopo aver sparato, la guardia giurata si è allontanata nelle campagne circostanti, ha contatto l’avvocato e si è costituita. Nella caserma dei carabinieri di Alatri, ha raccontato una prima versione dei fatti al pm Vittorio Misiti. Versione poi ribadita durante l’interrogatorio di garanzia. Sul corpo della vittima, nel frattempo, è stata effettuata l’autopsia, affidata al medico legale Vincenza Liviero. Ora bisognerà attendere l’esito dei risultati, dopo di che la procura potrebbe chiudere le indagini e decidere di procedere con il giudizio immediato, come successo, in questi giorni, con l’omicidio allo Shake bar.

Edizione digitale

Sfoglia il giornale

Acquista l'edizione