Spazio satira
Il progetto
26.09.2024 - 14:00
Un momento della conferenza che si è tenuta ieri nella sala Giunta del Comune di Cassino
Che il Comune di Cassino possa essere sede di un centro di giustizia riparativa al momento è una speranza che trova alimento nell’importanza e nella vasta dimensione della competenza territoriale del suo tribunale. La certezza, invece, sta nel fatto che l’amministrazione comunale, insieme agli organismi del locale Palazzo di giustizia, è tenacemente impegnata al raggiungimento di tale obiettivo. Figlie della Riforma Cartabia, queste realtà - legate al nuovo approccio di risoluzione del conflitto, complementare al processo - hanno lo scopo di favorire, attraverso lo strumento della mediazione penale, l’incontro e il dialogo tra vittima e autore del reato. Ieri mattina, nella sala Giunta del Comune - convocato dall’assessore Francesca Calvani - si è tenuto un incontro presieduto dal sindaco Enzo Salera. Un incontro a cui hanno partecipato il presidente del Consiglio dell’Ordine degli avvocati Giuseppe Di Mascio, il presidente della Camera penale Gianluca Giannichedda e, a testimonianza del rilievo attribuito all’iniziativa, molti altri avvocati, componenti dei due organismi giudiziari e l'avvocato Domenico Buzzacconi in rappresentanza dell'associazione difensori d'ufficio (Adu).
«È importantissimo questo primo atto deliberativo del Comune - ha dichiarato Giuseppe Di Mascio - Si tratta di un centro che darebbe lustro alla città e al Foro di Cassino. Siamo una delle prime realtà nel Lazio ad adottare questo tipo di provvedimento. Voglio sottolineare - ha continuato il presidente dell’ordine - la grande collaborazione che c’è stata tra l’assessorato ai servizi sociali e la Camera penale. Noi come Foro - ha evidenziato - siamo orgogliosi di questo risultato. Gli abitanti di questo territorio non dovranno rivolgersi a Latina o Roma per ottenere i benefici previsti da questa legge. Ringrazio il sindaco per la sensibilità dimostrata dall’amministrazione che ha colto l’importanza di questo istituto della riforma Cartabia». Il sindaco Salera si è detto fiducioso sulla possibilità di raggiungere insieme il risultato «Avevamo iniziato questo percorso - ha dichiarato Salera - già prima delle elezioni amministrative. L’assessore Calvani ha lavorato molto intensamente per la realizzazione di questo progetto. Personalmente - ha osservato il primo cittadino - credo molto nella concezione di un sistema di giustizia riparativa».
Gianluca Giannichedda, presidente della Camera penale di Cassino, ha riflettuto sul cambiamento che deriverà dall’applicazione del nuovo istituto e ha espresso il personale convincimento che Cassino «simbolo di perdono e di rinascita» possa costituire un modello di riferimento nella nostra regione. «È una rivoluzione copernicana - ha affermato Giannichedda - con la riforma Cartabia il tribunale non è più l’unico luogo per la risoluzione del conflitto. Il Governo e l’Unione Europea credono molto in questo istituto. Ritengo che sia meritorio il lavoro che sta portando avanti il Comune di Cassino. Spero - ha concluso - che vada in porto il progetto quanto prima».
Ricordiamo come, con l’approvazione della delibera 389 del 12 settembre scorso, è stato avviato l’iter per la realizzazione del centro di giustizia riparativa nel Comune di Cassino. Sono destinatari del servizio le vittime di qualsiasi tipologia di reato, indipendentemente dalla loro età, genere, nazionalità, origine etnica, religione, condizione sociale ed economica; i familiari o conviventi delle vittime, quando abbiano sofferto in conseguenza del reato, cosiddette vittime secondarie, e i soggetti più vulnerabili quali anziani, disabili, donne, pazienti psichiatrici. In conclusione, l’avvocato Di Sotto, vice presidente della Camera penale, ha spiegato la ratio del nuovo istituto previsto dalla legge Cartabia, e ha riferito che domani è in programma un collegamento con il sottosegretario alla giustizia Del Mastro, per una disamina della questione a livello generale. Per quanto riguarda la decisione della giunta, espressa nella delibera, è stato stabilito che sarà il dottore Aldo Matera, funzionario dell’area dei servizi sociali, il delegato del Comune a partecipare alle convocazioni della Conferenza locale per la giustizia riparativa.
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