Inchiesta sui presunti brogli elettorali. Le richieste del pm in aula

Inchiesta sui presunti brogli elettorali a Piedimonte, avanzate poco fa le richieste del pm in aula. L'inchiesta, lo ricordiamo, venne aperta sulla campagna elettorale del 2017 in cui vennero coinvolti a vario titolo l'ex candidato a sindaco Ettore Urbano e due rappresentanti di lista, Antonio Cancanelli e Rocco Salvatore che - stando alle accuse - avrebbero consentito l'alterazione di alcune schede elettorali provenienti dalla tornata delle amministrative per il rinnovo del consiglio comunale di Piedimonte. Al centro dell'inchiesta il ricorso elettorale presso il Tar e le 59 schede a favore della lista "Piedimonte Ora" che in base a quanto denunciato presentavano un disegno geometrico all'interno del simbolo. 

Il pm ha chiesto l'assoluzione con formula piena per Ettore Urbano, l'assoluzione per tutti i capi di imputazione anche per Cancanelli e Salvatore. Ma per questi ultimi, la richiesta di condanna a 4 mesi per falsità ideologica. Ora hanno iniziato a discutere le difese: il primo a prendere la parola è stato l'avvocato Cerrito, per le parti civili e poi gli avvocati Clemente e Sgambato. Poi sarà la volta di altri avvocati di parte civile tra cui l'avvocato Di Mascio. Quindi il rinvio per le difese degli imputati