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Anagni

Le opere di Jago all’auditorium. Spunta l’ipotesi

Incarico per sistemare la sala di via Vittorio Emanuele. Si fa largo l’idea che possa ospitare le opere del celebre scultore

Le opere di Jago all’auditorium. Spunta l’ipotesi

L’auditorium comunale di via Vittorio Emanuele

Intervento di pulizia e sanificazione dei locali dell’auditorium comunale di via Vittorio Emanuele, da anni chiuso al pubblico e inibito alla fruizione da parte dei cittadini.
Con la determinazione settoriale numero 401 del 2 settembre scorso, il Comune ha affidato ad una ditta di Labico l’esecuzione degli interventi di “pulizia e disinfezione dei locali presso l’auditorium comunale” per un importo pari a 9.150 euro oltre l’Iva al 22%. Il considerevole importo consentirà, ci si augura, l’utilizzo di una struttura restaurata e consolidata negli anni Novanta.
L’ex chiesa di Sant’Antonio abate svolse un ruolo assai importante sin dal XIII secolo, annessa all’ospedale della confraternita della Santissima Annunziata. L’aspetto attuale risale al secolo XVIII, con facciata divisa orizzontalmente da una cornice; ai lati del portone vi sono due nicchie racchiuse da paraste, così come ai lati della finestra superiore.

La chiesa, sconsacrata, oggi auditorium comunale, fu oggetto di ulteriori interventi nel 2020. Ad oggi ha ospitato eventi culturali, convegni, concerti e rappresentazioni teatrali. Nel 2020 Alessandro Cardinali dichiarò: «Abbiamo posto rimedio all’incuria nella quale una struttura importante come l’auditorium comunale era stata lasciata nel corso degli anni».
Il sindaco Daniele Natalia aggiunse: «L’auditorium non è solo un edificio storico di pregio, ma riveste un ruolo importante come casa della cultura, come luogo nel quale ospitare eventi importanti per la scena culturale della città e per il dibattito pubblico. Un auditorium è un edificio che ha, anzitutto, una sua funzione sociale ben specifica». 

Voci di corridoio darebbero per certa l’imminente consegna dell’auditorium in comodato d’uso a Jago Jacopo Cardillo, scultore anagnino di fama internazionale, per trasformarlo in sede di una mostra permanente delle opere del grande artista. Non ci sono conferme in tal senso, e qualcuno sottolinea come ancora una volta la città, e persino gli amministratori di maggioranza, subiscono decisioni calate dall’alto, al di là della bontà e dello spessore delle stesse.

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