Sant'Elia Fiumerapido
10.09.2024 - 18:00
Il vasto incendio che è divampato su monte Cairo lambendo l’ex Selecta (sotto), sito di stoccaggio dei rifiuti
Fiamme divorano nella notte monte Cairo, avvicinandosi pericolosamente al sito di stoccaggio dell’ex Selecta. Solo la pioggia evita il peggio, ma ad accendersi sono - ancora una volta - le polemiche. Il presidente Ansmi, Edoardo Grossi, torna a chiedere aiuto al Governo. Il dirigente regionale di FdI Gabriele Picano rilancia e chiede la costituzione di una task force ad hoc. Mentre il consigliere comunale di Cassino Andrea Vizzaccaro sottolinea la necessità di un tavolo tecnico. Della delicata tematica se ne parlerà intanto domani a margine della consulta dei sindaci del Cassinate, dopo un confronto che si è tenuto ieri mattina tra il sindaco di Sant’Elia Fabio Violi e il primo cittadino di Cassino (nonché presidente della consulta) Enzo Salera. Si tratta di un primo importante step.
La nottata e la paura
L’allarme è scattato nella serata di domenica. Edoardo Grossi, presidente dell’Ansmi, ripercorre quei momenti concitati: la chiamata ai vigili del fuco, che dopo aver preso visione della situazione raggiungono via Terelle, cercando di fermare le fiamme dall’alto. «Altrimenti - aggiunge - sarebbe stato in pericolo anche il comune di Terelle». Sul posto una squadra di carabinieri forestali e diversi residenti. L’Ansmi racconta poi che tra i boschi sarebbero risultati visibili altri due punti di innesco, ma la zona è impervia e le fiamme si fanno strada verso i rifiuti. L’allerta è massima, arriva un’altra squadra dei vigili del fuoco e l’ex Selecta diventa “sorvegliata speciale”, con molti residenti fuori dai cancelli con il fiato sospeso. «Questo disastro, tra l’altro annunciato, ci riporta indietro di cinque anni quando centinaia di persone al grido “Non Aspettiamo l’Apocalisse”, si radunarono davanti a quei rifiuti mai bonificati. Sono state numerose le richieste in tutti questi anni di considerare il sito sensibile e sottoporlo a monitoraggio continuo da parte della Prefettura. Rinnoviamo l’appello al Governo e ai sindaci coinvolti (Cassino, Sant’Elia e Terelle) affinché ne facciano richiesta».
L’istanza di Picano
A rilanciare la richiesta è stato il dirigente regionale FdI Gabriele Picano. «Gli incendi che stanno colpendo le montagne a ridosso di Cassino stanno generando una grandissima preoccupazione per i cittadini - afferma l’avvocato Picano - Da ultimo l’incendio che la scorsa notte ha devastato la montagna che costeggia monte Cairo. Sotto insiste proprio l’ex sito di stoccaggio di rifiuti di via Spineto a Sant’Elia, un sito a forte rischio combustibilità. Chiedo pertanto alle istituzioni nazionali e regionali di porre in essere una task force per monitorare tale sito. In particolare chiedo al presidente della Regione Lazio, che detiene la delega per la Protezione civile regionale, che ha grande sensibilità sulla queste tematiche, di attivarsi affinché tali zone del Cassinate siano protette e salvaguardate. Sono troppi anni che tali zone versano nell’abbandono più totale, nel silenzio assordante delle istituzioni che non si sono mai occupate di smaltire il sito a rischio combustione. Ringrazio l’ambientalista Edoardo Grossi che si sta battendo da anni per queste problematiche sollecitando prevenzione ma è spesso stato ignorato».
Presto un tavolo tecnico
Come sottolineato anche dal sindaco Violi, l’importanza di un confronto tra tutti gli attori coinvolti non è secondaria.
A chiedere in modo specifico un tavolo tecnico è stato Andrea Vizzaccaro. «In passato, insieme ad alcune associazioni ambientaliste - prime tra tutte Quis Contra Nos - organizzammo presso il sito in commento un presidio per richiamare l’attenzione della politica, delle autorità e della cittadinanza sui pericoli connessi ai rifiuti abbandonati all’interno dell’area, oggi posta sotto sequestro - commenta Vizzaccaro, consigliere comunale di PartecipiAmo Cassino e membro della commissione ambiente - La questione fu anche oggetto di un esposto alla procura che ci vide tra i primi firmatari. Nei giorni scorsi, prima del rogo, ho avuto un proficuo confronto con l’amministrazione comunale di Sant’Elia interessata alla questione. Nei prossimi giorni, è nostra intenzione convocare un tavolo tecnico, anche su impulso del sindaco Salera che, sta seguendo in prima persona la questione, al fine di giungere all’unica soluzione risolutiva, vale a dire lo smaltimento dei rifiuti».
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