Spazio satira
Frosinone
01.09.2024 - 12:00
Dubbi e preoccupazioni aleggiano intorno alla recente delibera di giunta comunale numero 247. Al centro della polemica le dichiarazioni del vicesindaco Antonio Scaccia, che sembrano andare in contrasto con il contenuto della delibera stessa, sulla variazione del tracciato del progetto del Bus Rapid Transit, parte del più ampio Piano urbano della mobilità sostenibile. A esprimere perplessità in merito Anselmo Pizzutelli, consigliere della Lista Mastrangeli che ha annunciato l’appoggio esterno all’amministrazione.
«Devo aver letto male oppure in giunta è stata fatta un pochino di confusione – ironizza – perché nella delibera è stato scritto, in difformità dai pareri dei tecnici, a dire del vicesindaco, che occorreva procedere a una ratifica di consiglio comunale». A far sorgere dubbi il passaggio della delibera in cui si legge: «Di dare atto che la perizia di variante in corso d’opera, considerate le previsioni del Pums vigente e quindi trattandosi di una variazione del tracciato denominato Corridoio della Mobilità, dopo l’approvazione in Giunta Comunale verrà ratificata in una apposita seduta del Consiglio Comunale».
Prosegue quindi Pizzutelli: «Due sono le possibilità: la variante al progetto del Brt è in contrasto con il Pums e allora occorre, come scritto nella delibera di giunta comunale, una ratifica del consiglio; oppure la variante è conforme al Pums, come afferma il vicesindaco (presente alla seduta di giunta comunale del 5 agosto 2024) e allora la delibera di giunta comunale, secondo l’interpretazione del vicesindaco, direbbe una cosa non vera». Delle due l’una, dunque, e perché si proceda con chiarezza Pizzutelli rivolge un appello al presidente Massimiliano Tagliaferri. «Confido sul presidente Tagliaferri e su tutte le altre figure competenti – dichiara – per la correttezza dell’iter nell’interesse della cittadinanza. L’unica cosa che mi sembra certa è la confusione che sta caratterizzando questa opera, un progetto – conclude – approvato dalla giunta con troppa superficialità tanto da necessitare varianti, su stimolo della cittadinanza, ancor prima di iniziare i lavori».
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