Fontana Liri
26.08.2024 - 10:13
Un incendio divampato nella tarda mattinata dell'8 agosto a Fontana Liri che, per il forte caldo, si è poi propagato in tre diversi versanti nelle zone “Muzi, Vallefredda e Alefana”, anche a ridosso del centro abitato. Le operazioni di soccorso, a cui hanno concorso i vigili del fuoco, la protezione civile, i carabinieri e anche la popolazione, sono state rese particolarmente complesse non solo dall’ampiezza del fronte ma anche dalla esiguità dei mezzi a disposizione per concomitanti altre criticità sul territorio. I danni arrecati al paesaggio e al verde sono stati ingenti, stimati in circa 50 ettari di territorio arsi.
Gli accertamenti svolti nell’immediatezza dai carabinieri della stazione di Fontana Liri hanno intanto permesso di individuare, sulla base delle tante indicazioni dei cittadini, che l’incendio avrebbe innanzitutto interessato la località “Camilli” del Comune di Fontana Liri e poi, con la visione di filmati e ulteriori informazione assunte da testimoni, di arrivare a identificare un 47enne, residente in quella zona, che lo avrebbe causato perdendo il controllo del fuoco che aveva acceso per “pulire” parte del terreno dai resti del taglio dell’erba. Tutto ciò malgrado l’assoluto divieto di accendere fuochi nelle zone rurali.
I carabinieri sono riusciti a circoscrivere la zona di accensione dell’incendio e a raccogliere elementi oggettivi che ricostruiscono i fatti, posti ora al vaglio della magistratura inquirente. Le operazioni di spegnimento erano durate tutto il pomeriggio fino alla prima serata e avevano visto impegnate decine di uomini e il concorso anche dei mezzi aerei, appena è stato possibile dirottarli da altre situazioni già in essere nel territorio circostante. Un atteggiamento sconsiderato che ha arrecato tantissimi danni al territorio e messo a repentaglio anche tutti gli operatori. Anche queste circostanze sono state segnalate alla Procura che sta valutando gli atti.
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