Brt, la protesta dei commercianti

“Basta. No isole. No Brt”. Un cartello esplicito quello che diversi esercizi commerciali di via Marittima e di via Aldo Moro hanno esposto ieri. E questo è un episodio che deve far riflettere molto, soprattutto la politica. Perché se è vero che l’autoconvocazione della seduta straordinaria avrà come effetto quello di capire gli assetti, gli equilibri e i posizionamenti dei gruppi, dei partiti e delle liste civiche, è altrettanto indubitabile che bisognerà ascoltare la “città reale”.

Vale a dire i cittadini, le famiglie, i commercianti. Si tratta di un passaggio che in tanti hanno dato per scontato. Indubbiamente Riccardo Mastrangeli sta portando avanti il programma amministrativo con il quale si è candidato sindaco. Adesso però siamo in una fase nella quale quei progetti dovranno essere calati sul territorio. Avvenne la stessa cosa in occasione delle piste ciclabili e ciclopedonali. Il cambiamento dei sensi di marcia, i limiti di velocità, la corsia dedicata per il passaggio del Bus Rapid Transit sono operazioni che alla fine avranno effetti importanti.

La politica deve tenerne conto. Sia il sindaco che i trentadue consiglieri sono soprattutto amministratori comunali. Indipendentemente dal fatto di sedere nei banchi della maggioranza piuttosto che in quelli delle opposizioni. Fra l’altro proprio sulle piste ciclabili Mastrangeli ha tenuto conto di alcune osservazioni che erano state fatte.
L’intero “pacchetto” del Brt va spiegato bene: dai parcheggi di interscambio al tracciato, a tutto il resto. Non è una questione di prove muscolari, non si tratta di cercare di utilizzare un argomento per fini politici (sarebbe legittimo). Si tratta di condividere con i cittadini la visione del capoluogo del prossimo futuro. Illustrando i progetti.