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Il punto

Emergenza caldo: i sindacati chiedono un confronto

Destinataria della richiesta è Unindustria Lazio

Arriva il caldo, bollino arancione

Tra le emergenze che aumentano il rischio di incidenti, infortuni e malattie sui luoghi di lavoro «c’è anche quella del caldo. Le temperature, a causa del riscaldamento climatico, sono destinate a salire ulteriormente, mettendo quindi in serio pericolo i lavoratori più esposti, ovvero quelli impegnati all’aperto e nelle ore più calde, o quelli che lavorano in particolari ambienti confinati e sotterranei.

Per tutelare la salute di migliaia di lavoratori oggi abbiamo presentato richiesta di incontro al presidente di Unindustria Lazio, Angelo Camilli». Lo dichiarano, in una nota, il segretario generale della Cgil di Roma e del Lazio Natale Di Cola, il segretario generale Cisl Lazio Enrico Coppotelli e Alberto Civica, segretario generale Uil Lazio.

«Nella richiesta di convocazione, abbiamo anche specificato che, contestualmente, sarà necessario, vista l’importanza dell’argomento, aprire un tavolo di monitoraggio e di confronto permanente del fenomeno. Pochi giorni fa la Regione Lazio, con una ordinanza urgente, ha espresso precise indicazioni a riguardo, ma crediamo che un confronto ulteriore con la rappresentanza della parte datoriale sia oltremodo necessario per stimolare ulteriori indicazioni a riguardo», conclude la nota dei sindacati. La Giunta regionale ha approvato, nei giorni scorsi, un’ordinanza urgente in materia di igiene e sanità pubblica.

È vietato il lavoro all’aperto in condizioni di esposizione prolungata al sole, dalle ore 12:30 alle ore 16, fino al 31 agosto 2024, sull’intero territorio regionale nelle aree o zone interessate dallo svolgimento di lavoro nel settore agricolo e florovivaistico, nonché nei cantieri edili e affini quando ricorrono condizioni estreme di caldo.

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