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La vicenda

Droga e armi, l’inchiesta si allarga

I tre colombiani fermati dalla Stradale con coca e revolver potrebbero avere un collegamento con l’episodio pontino. Nell’auto un documento del quarantaseienne ferito da un colpo d’arma da fuoco tra Latina e Nettuno. Nessuna pista esclusa

polizia cassino

L’operazione della polizia stradale della sottosezione A1 di Cassino

Potrebbe esserci un collegamento tra l’esplosione di un colpo d’arma da fuoco registrato mercoledì sera tra Nettuno e Latina ai danni di un quarantaseienne di Fondi e i sudamericani fermati al casello autostradale di Cassino. I tre giovani colombiani - arrestati dalla Sottosezione A1 della città martire per possesso di droga, di una pistola e gioielli in oro - potrebbero avere una connessione con l’episodio pontino. O potrebbero sapere qualcosa in merito. A indirizzare i sospetti degli inquirenti in questa direzione un documento dell’uomo, vittima dell’agguato nel Pontino, trovato nella vettura dei tre colombiani. Che, è necessario specificare, non risultano al momento indagati per questo episodio. Ma le verifiche restano aperte e nessuna pista può essere esclusa.

Una volta fermata la Renault Capture - ricercata dopo la segnalazione dei carabinieri di Frascati per un altro reato, una ipotesi di tentato omicidio in provincia di Roma a maggio - la polizia ha rinvenuto in una valigia un revolver 38 special Smith&Wesson con matricola abrasa. Uno dei passeggeri aveva invece nascosto tra gli indumenti intimi il munizionamento, mentre in un’altra valigia vi erano 77 grammi di cocaina e un altro proiettile. Nascosti all’interno di una confezione di assorbenti gli agenti della Polstrada hanno poi rinvenuto dei monili d’oro e mille euro in contanti.

All’interno del veicolo anche un portafoglio contenente documenti e carte di credito intestati ad un cittadino italiano. Ed ecco l’elemento su cui si starebbero concentrando ora le attenzioni degli inquirenti, che stanno lavorando per capire come quel documento sia finito nella Renault Capture. Dopo la perquisizione della polizia, il materiale è stato sequestrato e le tre persone fermate - due uomini e una donna - sono state arrestate. Gli uomini sono stati trasferiti nella casa circondariale di Cassino, mentre la donna a Rebibbia. Gli inquirenti sono al lavoro per ricostruire gli spostamenti dei giorni precedenti e la provenienza dell’arma nonché l’eventuale impiego della stessa in altri episodi.

Ieri mattina a Cassino l’udienza di convalida per i tre colombiani arrestati in flagranza per possesso di droga e altro materiale: il coinvolgimento nell’agguato per ora è un sospetto che, tuttavia, è in fase di approfondimento dopo il grave ferimento del venditore d’auto fondano. Intanto la donna, che viaggiava in auto con i connazionali - fidanzata di uno dei due - avrebbe dichiarato al giudice di essere all’oscuro di tutto, sebbene l’arma fosse nascosta nella sua valigia. Ha sostenuto che i tre - residenti a Genova - si trovavano in vacanza in provincia di Latina e avevano pernottato in una struttura ricettiva vicino Aprilia, poi all’improvviso la richiesta di andare via. Attesi nuovi sviluppi.

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