Spazio satira
La polemica
22.06.2024 - 14:00
Che fine ha fatto il progetto “Solidiamo”? Dove sono i fondi per sostenere i progetti “FormAzione” e “Anchise”? Ma soprattutto, gli assessori stanno versando la loro quota, come previsto dalla delibera votata, nel fondo dedicato? A rialzare il grado attenzione è il capogruppo di Forza Italia in Consiglio comunale, Maurizio Scaccia, che, senza peli sulla lingua, adombra anche il sospetto di un “tradimento” politico del sindaco Riccardo Mastrangeli nei confronti dell’ex primo cittadino, e oggi deputato della Repubblica, Nicola Ottaviani che istituì il progetto nel 2012.
«Il sindaco Mastrangeli - dice Scaccia - potrebbe aver tradito il suo predecessore Nicola Ottaviani in merito a “Solidiamo” voluto da lui fortemente. Il progetto Solidiamo è nato, infatti, con lo scopo di premiare il merito e il sacrificio dei giovani frusinati e gli sforzi delle loro famiglie, oltre che per promuovere attività per gli anziani e i disabili». «In particolare - continua Scaccia - il progetto prevedeva l’erogazione di borse di studio e premi in favore degli alunni meritevoli delle scuole medie e superiori di Frosinone grazie a un fondo costituito mediante il taglio del 50% delle indennità di funzione di sindaco, assessori e presidente del Consiglio comunale e dei gettoni di presenza dei consiglieri comunali. Nella scorsa seduta consiliare avevo chiesto chiarimenti in merito alla destinazione della quota parte dell’indennità di funzione degli amministratori finalizzata alla realizzazione del progetto “Solidiamo”. Da un’analisi della delibera di giunta dell’8 febbraio 2023 è emerso che gli assessori avrebbero destinato mensilmente al fondo 333 euro, il vicesindaco 407 euro ed il sindaco 740 euro per un totale di circa 45.733 euro».
«Allora mi domando, come mai quest’anno l’evento non è stato organizzato? Siamo sicuri che tutti hanno destinato le quote nel fondo? Qual è la percentuale di destinazione? Insomma, su “Solidiamo” chiedo chiarezza e trasparenza soprattutto se la destinazione delle indennità sono a disposizione di chi ha più bisogno» conclude Scaccia. In effetti, l’ultima edizione di “Solidiamo” celebrata con la premiazione dei ragazzi delle scuole del capoluogo si è celebrata nel gennaio 2023 e le spese furono coperte con il taglio delle indennità di funzione degli amministratori pubblici maturate negli ultimi sei mesi della seconda consiliatura del sindaco Nicola Ottaviani, che andò a naturale scadenza nel giugno 2022.
La nuova delibera, ricaduta sotto l’amministrazione Mastrangeli è di febbraio 2023, successiva, quindi, all’ultima manifestazione. Con il nuovo governo cittadino c’è un “entusiasmo” diverso nei confronti di “Solidiamo”. Diversi sono freddi, altri no, altri ancora non mostrano grande convinzione. L’unica certezza è che “Solidiamo” è stato messo ai margini e non sembra una priorità dell’attuale amministrazione, nonostante i giovani della città e le loro famiglie si chiedano continuamente quando si ripeteranno gli eventi di premiazione e i meno giovani stanno aspettando le iniziative, che, fino a due anni fa, si tenevano con una certa regolarità. Ma qualcosa è evidentemente cambiato.
Il Comune di Frosinone, dal 2012, sotto le due amministrazioni del sindaco Nicola Ottaviani, con l’istituzione di Solidiamo ha voluto dare un esempio. Per dieci lunghi anni, l’amministrazione comunale ha istituito un fondo in cui confluiva la metà delle indennità di sindaco, assessori, presidente del consiglio e consiglieri, per finanziare borse di studio per i giovani residenti nel capoluogo e attività culturali a favore degli anziani e delle persone con disabilità. La priorità era quella di reinvestire le risorse in iniziative che rafforzassero il valore della solidarietà, sottraendo una cifra consistente alla politica mettendola a disposizione di chi ha più bisogno. Il progetto Solidiamo è stato rivolto esclusivamente ai residenti nel capoluogo, proprio perché, essendo finanziato attraverso le indennità e i gettoni degli amministratori comunali, risultava coperto, di fatto, solo con le risorse e i tributi provenienti dai cittadini della comunità locale. Continuerà ad essere così? E se proseguirà, le risorse saranno sufficienti e capienti come nel passato?
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