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Ferentino

Maxi evasione, ottantenne finisce a giudizio

Avrebbe occultato la documentazione in modo da non consentire la ricostruzione dei redditi. I fatti contestati all’anziano risalgono al 2019, quando ricopriva il ruolo di legale rappresentante di un’attività del settore edile

tribunale di frosinone

Il tribunale di Frosinone

Avrebbe occultato la documentazione amministrativo-contabile in modo da non consentire la ricostruzione dei redditi, a giudizio è finito un ottantenne di Ferentino. L’imputato, all’epoca dei fatti contestati, era legale rappresentante di una attività che opera nel settore edile. Dovrà comparire davanti al giudice il 14 gennaio del prossimo anno. L’uomo per la sua difesa si è rivolto all’avvocato Mario Cellitti.

La ricostruzione
Stando alle accuse, l’ottantenne, in qualità di legale rappresentante dell’attività commerciale, non avrebbe prestato per l’anno 2019, essendovi obbligato, le rispettive dichiarazioni annuali ai fini dell’imposta sui redditi e dell’imposta nel valore aggiunto, risultando l’imposta evasa superiore a 50.000 euro, in particolare, ai fini del reddito (Ires) pari ad euro 121.333 euro e ai fini dell’IVA pari a 111.222 euro.

Le accuse
Al fine di evadere le imposte sui redditi e sul valore aggiunto, avrebbe occultato o distrutto la documentazione amministrativo contabile di cui è obbligatoria la conservazione, in modo, secondo sempre le accuse, di non consentire la ricostruzione dei redditi e del volume degli affari per gli anni 2018 e 2019. Nello specifico, per l’anno 2018, quattordici fatture attive per un imponibile di oltre 87.000 euro - IVA di oltre 19.000 euro. Per l’anno 2019, invece, otto fatture attive per un imponibile di oltre 56.000 euro e IVA di oltre 12.000 euro. L’ottantenne ferentinate, dopo tutti gli accertamenti e le verifiche del caso degli investigatori, è finito così sotto accusa per maxi evasione.

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