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Castrocielo

Provano a truffare il sindaco

Un colpo alla fiancata poi un’auto che fa di tutto per farlo accostare ma Gianni Fantaccione capisce subito. Guadagnata una via di fuga e avvisa i carabinieri che bloccano tre soggetti. Il racconto della storia sui social per sensibilizzare

carabinieri

Hanno provato in tutti i modi a mettere in atto la truffa dello specchietto ma il sindaco di Castrocielo Gianni Fantaccione non solo ha subito capito di avere a che fare con dei furfanti ma ha finanche contribuito a farli bloccare. È successo verso le 18 di martedì, poco più avanti del bivio per Aquino. «Mentre ero in auto - racconta il primo cittadino - ho sentito un forte colpo sulla fiancata destra e da lì è iniziato tutto. Sono stato affiancato da un’auto che cercava di farmi accostare, ma avendo intuito il pericolo e quello che stava succedendo, non mi sono fermato e sono riuscito subito ad avvisare i carabinieri». Fantaccione ha provato a tirare dritto una prima volta, sperando che mollassero la presa, ma non è avvenuto. I tre hanno continuato a seguirlo e a gesticolare nel vano tentativo di farlo scendere dall’auto e di mettere a segno la loro truffa.

Ma il sindaco non lo ha fatto e, una volta, guadagnata la “libertà” da quella morsa ha dato l’allarme. «Una brutta esperienza che ho voluto raccontarvi - ha scritto ieri mattina sulla sua pagina facebook - per avvisarvi del pericolo. Le persone sono state bloccate poi dai carabinieri che sono prontamente intervenuti e per questo ringrazio il comandante della stazione di Aquino, luogotenente Sergio Parrillo che, in quei minuti così concitati, ha saputo darmi le giuste indicazioni e coordinare il rapido intervento delle pattuglie dei carabinieri». Pattuglie dislocate su tutto il territorio dalle stazioni di Aquino, Roccasecca, radiomobile e aliquota operativa di Pontecorvo e compagnia di Cassino.

La scelta di rendere pubblica la sua storia ha proprio l’obiettivo di aiutare quante più persone possibili a restare vigili e a riconoscere i tentativi che vengono messi in atto dai truffatori. «Non bisogna avere timore o vergogna di essere incappati in una truffa, va raccontato come ho fatto io attraverso il post per sensibilizzare tutti». Nella stessa giornata di martedì, infatti, due sono stati gli episodi simili mentre qualche settimana prima una donna era rimasta vittima della medesima truffa e aveva sborsato dei soldi. Di qui l’importanza e la necessità di raccontare, di condividere, di rendere edotti i cittadini affinché si possa “fare squadra” in un processo di consapevolezza comunitario.

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