Cerca

Omicidio a Veroli

Nove colpi sparati contro lo zio e il cugino

Tre proiettili hanno raggiunto Silvio Scaccia uccidendolo, un altro suo figlio Mariano. La guardia giurata Alessandro Dell’Uomo è in carcere a Frosinone

omicidio veroli

Il luogo a Castelmassimo dove è avvenuto l'omicidio

Esplosi nove colpi. Tre hanno raggiunto Silvio Scaccia, uccidendolo. Un altro ha colpito Mariano, sessantunenne, figlio della vittima, ferendolo. In carcere da domenica mattina, accusato di omicidio volontario, c’è la guardia giurata Alessandro Dell’Uomo, quarantottenne residente a Sora. Deve rispondere del delitto dell’anziano zio e del ferimento del cugino. Ieri è stata effettuata l’autopsia sul corpo dell’ottantacinquenne, eseguita dal medico legale, dottoressa Vincenza Liviero. Per l’esito bisognerà attendere sessanta giorni. La lite sfociata nel sangue, è avvenuta nelle prime ore di domenica scorsa a Castelmassimo, nella zona al confine con il capoluogo, in un terreno a ridosso della superstrada Sora-Ferentino.

Una lite per questioni di confine, di passaggi di proprietà. L’arrestato, Alessandro Dell’Uomo, a Castelmassimo ha alcuni terreni, tra cui una servitù di passaggio che condivide con la famiglia Scaccia. Svolge il lavoro di guardia giurata. Stava rientrando proprio dal turno della notte quando dalla superstrada Sora-Ferentino, all’altezza di Castelmassimo, poco dopo le 6, ha visto l’auto del parente parcheggiata su una servitù di passaggio. Avrebbe raggiunto, quindi, l’abitazione dello zio e ne sarebbe nata una discussione anche con il cugino Mariano. Sarebbero state diverse, nel tempo, le discussioni tra il quarantottenne e i due parenti verolani, lo zio (che lo aveva anche battezzato) e il cugino. Quella di domenica scorsa ha avuto un epilogo drammatico.

La lite è proseguita nel terreno confinante, proprio a ridosso della superstrada. Lì si è consumata la tragedia. La guardia giurata, stando alle accuse, avrebbe tirato fuori la pistola in dotazione per i servizi di vigilanza e ha sparato. Nove i colpi. Tre hanno raggiunto lo zio: due lo hanno colpito al volto e il terzo a una gamba. Per Silvio Scaccia non c’è stato nulla da fare. È morto sul colpo. Il quarto colpo ha raggiunto il cugino, l’avvocato Mariano Scaccia, ferendolo all’addome. Il sessantunenne è stato trasportato all’ospedale “Fabrizio Spaziani” di Frosinone dove è stato sottoposto a un delicato intervento. Fortunatamente non è in pericolo di vita. A contattare i soccorsi sono stati alcuni familiari dei verolani che hanno sentito le urla e sono scesi in strada.

Nel frattempo Alessandro Dell’Uomo si è allontanato nelle campagne e ha contattato l’avvocato Tony Ceccarelli raccontando cosa era accaduto. Si è costituito e sono stati contattati i carabinieri che lo hanno rintracciato e recuperato in una zona in aperta campagna a Castelmassimo. Portato nella caserma di Alatri, è stato interrogato per oltre un’ora dal pm Vittorio Misiti. Dopo l’interrogatorio, per la guardia giurata si sono aperte le porte della casa circondariale di Frosinone.

Sul luogo dell’omicidio, oltre al personale medico che ha soccorso il sessantunenne, sono arrivati i carabinieri con il comandante provinciale, il colonnello Gabriele Mattioli, il comandante del reparto operativo provinciale tenente colonnello Italino Guardiani, il tenente colonnello del nucleo investigativo carabinieri di Frosinone, Maurizio Petrarca, il comandante della compagnia di Alatri, capitano Leonardo Rosano, il comandante della stazione di Veroli Giovanni Franzese. Sono intervenuti, inoltre, gli agenti della polizia stradale e gli agenti della polizia locale coordinati dal comandante Massimo Belli.

Edizione digitale

Sfoglia il giornale

Acquista l'edizione