Spazio satira
L'omicidio a Castelmassimo
11.06.2024 - 13:00
Due giorni fa la tragedia che ha scosso la comunità di Veroli e non solo. Una lite familiare sfociata nel sangue a Castelmassimo, in una stradina a ridosso della superstrada. Oggi sarà conferito l’incarico per l’autopsia sul corpo di Silvio Scaccia, l’ottantacinquenne ucciso dal nipote Alessandro Dell’Uomo. È, invece, fuori pericolo Mariano Scaccia, sessantunenne, ferito all’addome. L’avvocato è figlio della vittima e cugino del quarantottenne che è stato arrestato per omicidio volontario. Dell’Uomo, guardia giurata, residente a Sora, è detenuto nel carcere di Frosinone in attesa della convalida. È difeso dall’avvocato Tony Ceccarelli. Nella casa circondariale è stato portato subito dopo l’interrogatorio nella caserma di Alatri dove è stato ascoltato dal pubblico ministero Vittorio Misiti.
La ricostruzione
Una lite per questioni di confine, di passaggi di proprietà, finita nel sangue l’altro ieri dopo le 6, nella zona al confine con Frosinone. L’arrestato, Alessandro Dell’Uomo, a Castelmassimo ha alcuni terreni, tra cui una servitù di passaggio che condivide con la famiglia Scaccia. Svolge il lavoro di guardia giurata. Stava rientrando proprio dal turno della notte quando dalla superstrada Sora-Ferentino, all’altezza di Castelmassimo, ha visto l’auto del parente parcheggiata su una servitù di passaggio. Avrebbe raggiunto, quindi, l’abitazione dello zio e ne sarebbe nata una discussione anche con il cugino. Sarebbero state diverse, nel tempo, le discussioni tra il quarantottenne e i due parenti verolani, lo zio (che lo aveva anche battezzato) e il cugino. Quella di domenica scorsa ha avuto un epilogo drammatico. La lite è proseguita nel terreno confinante, proprio a ridosso della superstrada. Lì si è consumata la tragedia. La guardia giurata, stando alle accuse, avrebbe tirato fuori la pistola in dotazione per i servizi di vigilanza e ha sparato allo zio, colpendolo alla mandibola, e al cugino, ferendolo all’addome. L’anziano è morto sul colpo, mentre il cugino è stato trasportato all’ospedale “Fabrizio Spaziani” di Frosinone dove è stato sottoposto a un intervento. Fortunatamente è fuori pericolo. A contattare i soccorsi domenica mattina sono stati alcuni familiari della vittima. Dell’Uomo nel frattempo si era allontanato nelle campagne e ha chiamato l’avvocato Tony Ceccarelli raccontando cosa era accaduto. Si è costituito e sono stati contattati i carabinieri che lo hanno rintracciato e recuperato in una zona in aperta campagna a Castelmassimo. Portato nella caserma di Alatri, è stato interrogato per oltre un’ora dal pm Vittorio Misiti. Sul luogo dell’omicidio, oltre al personale medico che ha soccorso il sessantunenne, sono arrivati i carabinieri con il comandante provinciale, il colonnello Gabriele Mattioli, il comandante del reparto operativo provinciale tenente colonnello Italino Guardiani, il tenente colonnello del nucleo investigativo carabinieri di Frosinone, Maurizio Petrarca, il comandante della compagnia di Alatri, capitano Leonardo Rosano, il comandante della stazione di Veroli Giovanni Franzese. Sono intervenuti, inoltre, gli agenti della polizia stradale e gli agenti della polizia locale coordinati dal comandante Massimo Belli. Molti sono stati anche i curiosi che hanno raggiunto il luogo della tragedia per capire cosa fosse accaduto. Molti anche quelli che hanno cercato di fermarsi sulla superstrada. Gli agenti della polizia stradale e della polizia locale sono dovuti, infatti, intervenire sulla Sora-Ferentino per evitare che i curiosi si fermassero sulla carreggiata da dove era visibile il corpo, ormai senza vita, dell’anziano. Tanti i messaggi di cordoglio e vicinanza alla famiglia della vittima. Dopo l’autopsia, il cui incarico sarà conferito oggi e molto probabilmente l’esame sarà svolto nella stessa giornata, si attende il nulla osta per portare l’ultimo saluto a Silvio Scaccia.
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