Perseguita e minaccia di morte l’ex moglie

Non si rassegna alla fine del matrimonio. Inizia a perseguitare e a minacciare di morte l’ex moglie. La segue all’uscita dal lavoro e fin sotto casa. La tempesta di messaggi, scritti e vocali, dal contenuto intimidatorio e persecutorio, richieste ossessive anche in ordine all’identità della persona notata passeggiare vicino alla donna. Donna che è stata costretta a presentare querela, oltre a cambiare le proprie abitudini e limitare le uscite per timore della sua incolumità. Sono le accuse per cui è finito nei guai un quarantottenne. Concluse le indagini nei confronti del ferentinate. La vittima si è rivolta all’avvocato Antonio Ceccani.

La ricostruzione
Stando alle accuse, il quarantottenne, in diverse occasioni, avrebbe molestato e minacciato l’ex moglie, non accettando la fine della relazione. Le avrebbe inviato continui messaggi, scritti e vocali, centinaia ogni giorno, dal contenuto persecutorio e intimidatorio. Sempre stando alle accuse, l’attendeva anche all’uscita dal lavoro per seguirla fino a casa. «Addio, sappi che non campi», una delle frasi minacciose che l’uomo avrebbe rivolto alla parte offesa. La donna sarebbe stata sottoposta a una serie di persecuzioni che le hanno provocato un grave stato di ansia e paura, tanto da costringerla a modificare le sue abitudini, a limitare le uscite e le frequentazioni pubbliche. Il ferentinate è finito così sotto accusa per minacce con l’aggravante di aver commesso il reato in danno di persona alla quale era legato sentimentalmente. Il quarantottenne avrà venti giorni di tempo per presentare memorie, produrre documenti, depositare documentazione relativa ad investigazioni del difensore, chiedere al pubblico ministero il compimento di atti di indagine, o presentarsi per rilasciare dichiarazioni oppure chiedere di essere sottoposto ad interrogatorio.