Lavorava e prendeva il reddito di cittadinanza. Giovane nei guai

Ha ottenuto indebitamente il beneficio del reddito di cittadinanza facendo carte false. Ha dichiarato di vivere da solo, quando invece, stando alle accuse, il nucleo familiare era composto dalla compagna, dallo zio e dal padre. Ha omesso anche di aver trovato un lavoro e di essere stato assunto, mentre già percepiva il sussidio. Scoperto e finito nei guai un trentatreenne residente a Sgurgola. Fissata l’udienza preliminare. L’uomo, difeso dall’avvocato Mario Cellitti, dovrà comparire davanti al giudice il prossimo 25 settembre, nel tribunale di Frosinone.

La ricostruzione
I fatti contestati risalgono dal periodo che va da fine anno del 2020 al 31 dicembre 2021. Sempre stando alle accuse, il trentatreenne, a fine novembre 2020, ha presentato all’Inps di Frosinone l’istanza per il reddito di cittadinanza, fornendo, però, false dichiarazioni. Avrebbe dichiarato che il nucleo familiare era composto solo da lui, quando invece comprendeva altre tre persone, la compagna, il padre e lo zio. La corretta indicazione della composizione del nucleo familiare avrebbe determinato il rigetto della domanda o l’accoglimento con un importo mensile in misura minore rispetto a quello elargito. Inoltre, avrebbe omesso di essere stato assunto nei primi mesi del 2021, da una società, percependo un importo annuo di oltre 13.000 euro. Dopo gli accertamenti delle forze dell’ordine, l’uomo è finito così sotto accusa per aver percepito indebitamente il sussidio fornendo false dichiarazioni. Ieri mattina il trentatreenne è stato raggiunto dall’avviso con cui viene informato dell’udienza preliminare fissata nel tribunale di Frosinone fra tre mesi.