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Pontecorvo

Arsenico nei pozzi, nuove analisi

Rilevate concentrazioni oltre la soglia a Ravano di Sopra: il sindaco impone ai proprietari accertamenti mirati. Già nel 2022 l’Arpa Lazio aveva riscontrato il superamento dei limiti massimi previsti per legge nella medesima zona

Arsenico nei pozzi, nuove analisi

La zona interessata dall’ordinanza del sindaco Rotondo

Arsenico nei pozzi nella zona di Ravano di Sopra, il sindaco Anselmo Rotondo dispone l’obbligo di analisi di controllo sulle acque. Si tratta di una precauzione, poiché - al momento - si parla di rischio. Ma la cautela, in casi simili, non è mai troppa. Per questo il primo cittadino ha assunto una decisione netta.

I fatti
Nei giorni scorsi l’Arpa Lazio ha trasmesso una nota con cui ha comunicato il superamento di alcuni parametri delle soglie di contaminazione delle acque sotterranee nel quarto trimestre 2023. Il superamento del parametro relativo all’arsenico è stato riscontrato anche nelle altre precedenti campagne di monitoraggio con una presenza di esiti non in conformità alla normativa vigente. Nello specifico i campioni di acqua prelevati nel corso di questa campagna di controllo erano riconducibili a pozzi privati che si trovano in località Ravano di Sopra nel comune di Pontecorvo.

Il precedente
Una situazione che la città fluviale si è già trovata ad affrontare nel 2022. Anche in quell’occasione l’Arpa Lazio aveva evidenziato il superamento dei livelli di arsenico nelle acque di pozzi privati ubicati nella zona di Ravano di Sopra a Pontecorvo. In quell’occasione il sindaco Rotondo aveva vietato l’utilizzo dell’acqua sia per l’irrigazione dei campi che per l’abbeveraggio degli animali.

L’ordinanza
Ora, a distanza di due anni, torna nuovamente l’emergenza. Ieri mattina il primo cittadino ha deciso di emanare un’apposita ordinanza «a tutela della salute pubblica, al fine di invitare i proprietari e i titolari di diritti reali dei fabbricati adibiti ad uso abitativo e produttivo, situati nella zona interessata non servita da acquedotto, a verificare la concentrazione del parametro di arsenico presente nell’acqua del pozzo privato utilizzato a scopo idropotabile». Nello specifico, con l’ordinanza adottata ieri, si è disposto che tutti i proprietari dovranno procedere con le opportune analisi. Inoltre si è anche stabilito che «al fine di valutare eventuali “fluttuazioni stagionali” della concentrazione dell’arsenico nell’acqua captata e poterne meglio caratterizzarne la sicurezza, l’analisi dovrà essere effettuata nel periodo estivo (dal 20 agosto al 20 ottobre) e ripetuta anche nel periodo invernale (dal 20 dicembre al 20 marzo)». Inoltre è stato anche specificato che qualora i proprietari non «provvedano immediatamente all’analisi delle acque e nelle more degli accertamenti, sarà vietato l’utilizzo per l’uso idropotabile e di preparazione di tutti gli alimenti». Infine per i cittadini che non hanno a «disposizione una idonea fonte autonoma di approvvigionamento possono rifornirsi di acqua potabile presso le fontane ubicate sul territorio comunale».

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