Incendio a Orizzonte. Il disastro causato dai fuochi d'artificio

Un cinquantenne del luogo è stato denunciato dai carabinieri poiché ritenuto l’artefice dei fuochi d’artificio che avrebbero provocato, secondo le risultanze delle indagini, l’incendio a danno di “Orizzonte”, a Ferentino. Il grande magazzino situato in via Casilina sud è andato a fuoco nella serata di domenica 19 maggio, a quanto pare in seguito ai fuochi pirotecnici esplosi nella zona probabilmente in occasione di una festa privata. I successivi accertamenti dei carabinieri di Anagni e Ferentino, intervenuti sul luogo dell’incendio insieme ai vigili del fuoco, avvalendosi pure dei filmati della videosorveglianza privata, hanno portato così alla denuncia dell’uomo con l’accusa di accensione dei fuochi d’artificio senza autorizzazione.

Il capannone del punto vendita ha subìto seri danni, peraltro è ancora chiuso al pubblico, anche con ripercussioni sui lavoratori rimasti a casa inoperosi dal giorno del devastante incendio. I danni sono stati ingenti, tra merce andata distrutta e strutture.

Erano le 23 circa quella sera, quando il fuoco ha carbonizzato la parte retrostante del capannone, dando origine a una colonna di fumo denso e irritante avvertito in gran parte della zona. Il tempestivo intervento delle squadre dei vigili del fuoco del comando provinciale ha fatto sì che le fiamme non si propagassero al resto del capannone invaso tuttavia interamente dal fumo il cui odore acre non sarà facile da smaltire. Hanno lavorato sodo per tutta la notte i pompieri e anche all’indomani mattina per lo spegnimento prima e per la bonifica e la messa in sicurezza del sito dopo.

Come anticipato, la persona accusata prossimamente dovrà difendersi in sede legale. Tuttavia, indipendentemente dalla vicenda, troppo spesso e facilmente in città si fa uso dei fuochi d’artificio anche in occasione di feste in famiglia, come matrimoni, lauree, battesimi, compleanni ed altro. Chissà se in tutte le circostanze chi spara i fuochi d’artificio è autorizzato farlo?