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Frosinone

«Il mercato settimanale deve restare a Selva Piana»

Appello dell’Ana Ugl all’amministrazione comunale: «Il trasferimento causerebbe la perdita di molti banchi»

«Il mercato settimanale deve restare a Selva Piana»

Gli ambulanti del mercato del giovedì di Frosinone vogliono restare a Selva Piana. Continua a far discutere la questione dello spostamento dei banchi in un’altra zona. Il quartiere Cavoni, via Michelangelo, dove si trova il Conservatorio “Licino Refice”, e l’area dei parcheggi nei pressi dell’ascensore inclinato, le possibili opzioni di trasferimento.

Ma l’ipotesi desta non poca preoccupazione tra i commercianti, che chiedono all’amministrazione Mastrangeli di non procedere in questa direzione. A lanciare l’allarme l’Associazione nazionale ambulanti Ugl. «Si rischia non soltanto che i commercianti perdano molti clienti – ha sottolineato il vicepresidente provinciale dell’Ana Ugl Gianluca Palcone – ma in che molti, come già accaduto in passato, siano costretti ad abbandonare».

Gli ambulanti chiedono piuttosto che venga riqualificata l’area che ospita attualmente il mercato settimanale. «Proprio con questo obiettivo – ha aggiunto Palcone – soltanto l’anno scorso abbiamo proposto all’amministrazione di partecipare a un bando regionale per la riqualificazione delle aree mercatali. Abbiamo prodotto tutta la documentazione necessaria – ha spiegato – ma la nostra richiesta non ha prodotto risultati». A preoccupare è soprattutto il possibile trasferimento nel quartiere Cavoni, che al momento sembra la soluzione più accreditata. La zona, infatti, è stata già interessata dal mercato itinerante della domenica, e, come ha fatto notare Palcone, lo spazio disponibile era notevolmente inferiore rispetto a quello che servirebbe per ospitare gli attuali 180 banchi del mercato. «Se proprio non si può evitare il trasferimento – ha aggiunto – i commercianti hanno manifestato la volontà di riportare il mercato al Casaleno».

Ipotesi questa, però, che sembra non possa essere presa in considerazione. Sulla questione è intervenuto anche il segretario nazionale dell’Ana Ugl Marrigo Rosato, sottolineando come tra le possibili conseguenze dell’eventuale spostamento potrebbe esserci un’ulteriore perdita di banchi, considerando che per un ambulante lo spostamento comporta il rischio di perdere i clienti abituali e corrisponde a riavviare da zero l’attività.

«Nel 2017 abbiamo già subito il trauma dello spostamento dal Casaleno all’area di Selva Piana – ha argomentato Rosato – e questo ha provocato l’abbandono di circa cento operatori. A ciò si sono aggiunti ulteriori fattori di crisi, dalla la pandemia, che ha portato a un importante incremento degli acquisti online, alla concorrenza sempre più forte dei centri commerciali. Quella degli ambulanti è una categoria fragile. Prima di assumere una decisione del genere – ha aggiunto Rosato – l’amministrazione deve valutarne l’impatto. L’invito, dunque – ha concluso il segretario dell’Ana – è a non procedere con lo spostamento ma piuttosto ragionare sullo sviluppo della categoria, considerando anche il tema del rinnovo delle concessioni». Proprio su questo ultimo tema, infatti, gli ambulanti incontreranno le istituzioni il prossimo 16 maggio. Un altro incontro, invece, prettamente incentrato sulla questione del trasferimento, è previsto per lunedì.

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