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Sora

Atti negati, pure il sindaco preme. Altobelli, Caschera e Meglio annunciano battaglia in altre sedi

Nessuna risposta ai consiglieri del centrodestra dalla società Ambiente e Salute. Di Stefano scrive all’amministratore. Voci di dimissioni di Mele

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I consiglieri Federico Altobelli, Lino Caschera e Salvatore Meglio

Il caso degli atti negati ai consiglieri del centrodestra da parte della società Ambiente e Salute Srl rischia di trasformarsi in un terremoto per la municipalizzata che gestisce il servizio rifiuti e la farmacia comunale. Lo stesso sindaco Luca Di Stefano ha invitato per iscritto la società a rispondere ai quesiti posti dai tre esponenti dell’opposizione. E c’è chi parla di dimissioni dell’amministratore unico Antonio Mele.

«L’amministratore unico della municipalizzata deve darci le risposte che abbiamo chiesto più di due mesi fa - hanno ribadito ieri pomeriggio i consiglieri Federico Altobelli di Fratelli d’Italia, Lino Caschera della Lega e Salvatore Meglio di Forza Italia pochi minuti prima che iniziasse il consiglio comunale in una conferenza stampa - Ringraziamo il sindaco perché, dopo la risposta del difensore civico regionale circa il nostro diritto ad accedere agli atti, si è posto chiaramente dalla nostra parte scrivendo al vertice dalla municipalizzata invitandolo a rispondere alle nostre istanze».

Non solo. I consiglieri hanno spiegato che ieri anche i componenti dell’ufficio controllo dell’ente, nominati lunedì con un atto pubblicato sull’albo pretorio, hanno scritto a Mele diffidandolo dal proseguire nel suo comportamento e invitandolo a fornire le risposte ai tre consiglieri, come indicato dal difensore civico regionale, e ora anche dal sindaco Di Stefano e dall’ufficio controllo comunale. Nella nota si legge che «il dottor Antonio Mele deve rispondere a quanto i consiglieri comunali richiedono, nel pieno rispetto dell’articolo 51 del regolamento del consiglio comunale e che non sono giustificati ulteriori ritardi». Con tali passaggi formali l’ente si tutela per una vicenda che promette ulteriori clamorosi sviluppi. Intanto si attende, sia dentro che fuori il palazzo comunale, che dalla società Ambiente e Salute arrivino le risposte reclamate.

Il clima è incandescente perché, come hanno evidenziato i consiglieri del centrodestra, si sta prefigurando un cortocircuito istituzionale tra la proprietà, ovvero il Comune di Sora, e la società municipalizzata, controllata al 100% dall’ente di corso Volsci. Con l’amministratore unico che non risponde al sindaco e con quest’ultimo che lo invita a fornire gli atti richiesti dai consiglieri. Lino Caschera, rivendicando il suo ruolo di capogruppo della Lega, ha parlato di uno «sgambetto» da parte della società, considerato che lui stesso in consiglio comunale votò favorevolmente alla nomina di Mele, e ha aggiunto che si sente «offeso» dal mancato rispetto del diritto dei consiglieri a richiedere gli atti contabili della società controllata. Un «vero oltraggio», lo ha definito Salvatore Meglio, che ha detto di non comprendere che «gioco si stia giocando ai danni dei cittadini che non possono conoscere la verità».

Altobelli, Caschera e Meglio si sono detti pronti a proseguire la loro battaglia anche in altre sedi se, a stretto giro, non avranno gli atti richiesti. Intanto in municipio il gelo è palpabile e tra i corridori c’è chi parla di possibili dimissioni di Mele. I consiglieri del centrodestra hanno ribadito che, se la situazione rimarrà ancora stagnante, il sindaco dovrà agire in qualche modo. La seduta di ieri del consiglio comunale ha avuto poi il suo corso, con l’ingresso in maggioranza di Manuela Cerqua che è stata salutata dal sindaco e con la formazione del gruppo misto “Sinistra Italiana” del consigliere Luciano Conte.

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