Cerca

Alatri

Schianto in diretta, indagini finite

Abdelhafid El Idriss lo scorso settembre è finito con la sua Audi contro una Nissan Qashqai con mamma e figli a bordo

Schianto in diretta,  indagini finite

L’incidente un attimo prima dello scontro frontale ripreso in diretta social

Schianto in diretta social a settembre dello scorso anno a Tecchiena, indagini chiuse e mano pesante dalla Procura della Repubblica di Frosinone, in persona della dottoressa Rossella Ricca, nei confronti di Abdelhafid El Idriss, trentunenne, di origine marocchina, residente da anni ad Alatri con la famiglia. Il giovane, che sui social si fa chiamare Ivan Marocco, sarà interrogato nei prossimi giorni.

Sette mesi fa l’incidente, finito anche alla ribalta della cronaca nazionale, ha visto protagonista proprio il trentunenne che, stando alle accuse, ha invaso la corsia opposta, a una velocità triplicata rispetto al limite consentito, il tutto mentre era in diretta social con il telefonino fissato sul cruscotto. Con la sua auto, un’Audi A4, è finito contro una Nissan Qashqai condotta da una donna di Supino e con a bordo i due figli minorenni, di 9 e 14 anni.

Una corsa a quasi 150 km/h in località Castello. Nel corso degli accertamenti è stato accertato che il giovane non ha rispettato il limite di 50 km/h, ma lo ha praticamente triplicato. Gli viene contestata anche l’aggravante di aver viaggiato contromano, avendo letteralmente invaso la corsia opposta nel tentativo di riprendere questa corsa all’impazzata con il suo telefonino.

Essendo collegato con il canale You Tube ha consentito, in diretta, di far vedere agli amici quello che lui stava facendo e, quindi, anche l’impatto è stato immortalato nel momento in cui stava trasmettendo il tutto sui social.
Oltre alle aggravanti dell’eccesso di velocità, come detto tripla rispetto al tratto che stava percorrendo, e al fatto di aver invaso la corsia opposta, un’altra aggravante contestata al trentunenne, è quella delle lesioni personali gravissime che hanno portato mamma e due figli a stare molti giorni in ospedale, in particolare la più piccola di 9 anni, per la quale era stato necessario il trasferimento con un’eliambulanza all’ospedale “Bambino Gesù” di Roma. Anche Abdelhafid El Idriss è stato ricoverato per giorni, prima allo “Spaziani” di Frosinone e, successivamente, al “Fatebenefratelli” di Roma per alcune complicazioni respiratorie.

Il video
Il video era diventato subito virale. Nel filmato si vede l’auto, un’Audi, procedere a grande velocità, superare di slancio un furgone, poi una macchina, infine andare dritta a una curva e impattare con la Nissan Qashqai che arrivava sull’altra corsia. L’esplosione dell’airbag interrompe le immagini. Ma il telefono continua a registrare, per 12 minuti. Nel video finito in rete si sente la donna gridare al figlio maggiore “Chiama papà, chiama papà!”, e poi alla bimba: “Sono la mamma, svegliati”.

Subito dopo l’accaduto, anche i riflettori della cronaca nazionale si sono riaccesi nuovamente sulla città. E sui social, e non solo, sono rimbalzate innumerevoli reazioni.
Ora la conclusione delle indagini. L’indagato verrà interrogato nei prossimi giorni alla presenza del suo avvocato di fiducia Giampiero Vellucci.

Edizione digitale

Sfoglia il giornale

Acquista l'edizione