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Sgurgola

Va con una trans e viene ricattato

A finire nel carcere di Rebibbia una trans di 30 anni e una complice di 40. Vittima un giovane di Sora. Il ragazzo ha trovato la forza di raccontare tutto alla polizia. L’altra sera gli agenti sono riusciti a incastrare la coppia

Era stato costretto già due volte a consegnare il denaro in cambio del loro “silenzio”. Una prima volta, 80 euro, la seconda 100. Se non avesse dato i soldi avrebbero raccontato tutto ai familiari, agli amici. Avrebbero detto loro che era un cliente abituale. Ma lui, un giovane di Sora, ha trovato il coraggio di raccontare tutto alla polizia e farli arrestare. L’altra sera l’incontro “trappola” a Sgurgola. All’atto della consegna del denaro (130 euro), si sono presentati anche gli agenti che hanno arrestato una trans di trent’anni e una complice di quaranta. Entrambe residenti nel paese lepino. Nella giornata di oggi è prevista la convalida dell’arresto. Le due sono detenute nel carcere di Rebibbia. La trentenne è difesa dall’avvocato Andreina Ciotoli e la quarantenne dall’avvocato Mario Cellitti.

La ricostruzione
La vittima dell’estorsione si è presentata dalla polizia raccontando l’incubo che stava vivendo da settimane. Stando alle accuse, la trans in due occasioni, dopo la prestazione sessuale, avrebbe minacciato il ragazzo di consegnargli il denaro in cambio del silenzio. Altrimenti avrebbe informato amici e familiari in ordine alla presunta inclinazione al sesso a pagamento. I ricatti sono proseguiti fino a quando, mercoledì scorso, il sorano ha deciso di dire basta denunciando il fatto alla polizia. Gli agenti della Squadra Mobile hanno avviato subito le indagini, unitamente ai colleghi del commissariato di Sora. È stato organizzato un incontro a Sgurgola per la consegna dei soldi. Soldi che il giovane avrebbe dovuto consegnare alla quarantenne. Ma la coppia non immaginava che sarebbero arrivati anche i poliziotti. La trans è stata accusata di estorsione, la complice in concorso per tentata estorsione ed entrambi per resistenza a pubblico ufficiale. Alla vista degli agenti hanno opposto resistenza e la trentenne li avrebbe minacciati anche con un coltello. Per entrambe si sono aperte le porte della casa circondariale di Rebibbia in attesa dell’udienza di convalida dell’arresto.

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