Cerca

La vicenda

Christian Marchesini morto sul lavoro. Sì al processo

Accusato di omicidio colposo il titolare della concessionaria per cui lavorava il meccanico. La tragedia due anni fa nel parcheggio de “Le Sorgenti”

Christian Marchesini morto sul lavoro. Sì al processo

Rimase ucciso da un mezzo pesante mentre sostituiva uno pneumatico, il 14 gennaio 2022 nel piazzale del centro commerciale Le Sorgenti.
A giudizio per la morte del trentottenne Christian Marchesini è finito M.C., settantanovenne di Roma, accusato di omicidio colposo.
Fissata l'udienza al prossimo 19 settembre per il titolare di una serie di concessionarie, tra le quali quella di Frosinone, dove lavorava il supinese.

Il meccanico ha perso la vita il 14 gennaio di due anni fa, rimasto schiacciato mentre sostituiva la gomma di un autoarticolato nel parcheggio del centro commerciale "Le sorgenti" a Frosinone. I familiari della vittima si sono rivolti agli avvocati Claudia Padovani, Stefano Di Pietro, Giuseppe Spaziani e Giampiero Vellucci.

La ricostruzione
Stando alla ricostruzione dei fatti, il meccanico era impegnato nella sostituzione di una gomma di un camion adibito al trasporto di bottiglie d'acqua, quando il cric ha ceduto schiacciandolo. Durante le operazioni di sollevamento della motrice del mezzo, mentre era disteso per posizionare il cric, «a causa di uno scoppio improvviso delle sospensioni pneumatiche» la motrice si abbassava, uccidendolo a causa del trauma da schiacciamento.
L'incidente è avvenuto nel parcheggio del centro commerciale "Le sorgenti" a Frosinone.

Immediata la chiamata ai soccorsi, ma per il supinese, purtroppo, non c'è stato nulla da fare.
Sul posto, oltre al personale medico, che non ha potuto fare altro che constatare il decesso, e agli agenti della polizia stradale, sono intervenuti i vigili del fuoco e il personale dello Spresal, Servizio prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro.

Sotto accusa è finito il datore di lavoro di Marchesini, un settantanovenne romano, imputato, a seguito degli accertamenti della polizia stradale e della consulenza tecnica, di omicidio colposo per «omessa vigilanza sull'attività di lavoro dei dipendenti»; per «aver omesso di valutare i rischi relativi all'attività svolta dai propri dipendenti con la cosiddetta officina mobile nei casi di riparazioni da eseguirsi al di fuori dei locali dell'unità operativa su richiesta dei clienti autotrasportatori; attività di pronto intervento per la quale non sono state individuate le misure di prevenzione e di protezione».
E per aver omesso di descrivere nel documento di valutazione dei rischi «le misure organizzati e procedurali» per tali interventi.

E ancora contestata la mancata comunicazione a Marchesini delle informazioni sui «rischi cui era esposto con le attività di lavoro all'esterno» e per «avere omesso di prestare adeguata formazione al lavoratore».
La notizia della morte di Christian Marchesini destò tanto dolore e incredulità. Il trentottenne era molto conosciuto e stimato.

Edizione digitale

Sfoglia il giornale

Acquista l'edizione