Spazio satira
Crisi automotive
15.03.2024 - 09:00
L'audizione aperta della XI commissione Sviluppo economico e attività produttive della Regione ieri alle 13 nella sala consiliare
C'è il bicchiere mezzo vuoto, quello del calo produttivo e occupazionale del Plant, ma c'è anche quello mezzo pieno degli investimenti tecnologici e delle prospettive di sviluppo legate agli annunci dei due nuovi modelli elettrici. La delegazione regionale in visita ieri mattina allo stabilimento pedemontano ha restituito questo feedback al territorio: il futuro c'è. Ma la guardia deve restare alta. E resterà tale grazie agli incontri periodici con lo stabilimento, con il territorio e con il Ministero per garantire gli oltre 6.000 lavoratori tra fabbrica e indotto.
La giornata
La mattinata è iniziata intorno alle dieci quando gli esponenti della Pisana hanno varcato i cancelli del Plant cassinate per entrare in un universo dove la auto stanno per viaggiare lungo la Stla Large, gioiello unico in Europa.
Un'iniezione di fiducia nel confronto con la dirigenza e impegni precisi quelli assunti, poco dopo le 13, quando si sono aperti, nella sala consiliare del Comune di Piedimonte, i lavori della XI commissione Sviluppo economico e attività produttive della Regione sulla crisi dell'automotive con l'assessore Roberta Angelilli, il presidente della commissione Enrico Tiero, l'assessore Pasquale Ciacciarelli e i consiglieri regionali Daniele Maura, Alessio D'Amato, Sara Battisti. Presenti anche i sindaci di Piedimonte, Gioacchino Ferdinandi e di Cassino, Enzo Salera, il neo-commissario del Consorzio Industriale del Lazio, Raffaele Trequattrini, i sindacati e tantissime altre autorità del Cassinate arrivate per seguire da vicino il "caso" Stellantis che tante, troppe ricadute ha in ogni territorio del basso Lazio.
«Nello stabilimento c'è la storia di tanti lavoratori e di tante famiglie. Una storia che ha tutto il diritto di andare avanti», ha detto l'assessore allo Sviluppo economico Angelilli. E c'è una storia della fabbrica, con la sua autorevolezza e reputazione, con i suoi «23 modelli e quasi otto milioni di veicoli prodotti». E c'è anche un rinnovato e più incisivo impegno della Regione a rendere stabile il tavolo del confronto col territorio, con la fabbrica e, ancora, col governo «perché l'automotive è un asset strategico per l'Italia». Ottimismo ma anche «una sana attività di vigilanza intesa come collaborazione» per questo percorso.
Ha parlato di «segnali positivi» che fanno ben sperare Enrico Tiero, presidente della commissione Sviluppo economico. «C'è in atto un lavoro sinergico con il tavolo permanente in Regione e in sinergia con il governo. Sono convinto che facendo un grande gioco di squadra, tra istituzioni, azienda e sindacati il futuro di questo sito produttivo sarà senz'altro radioso».
Lo stesso assessore regionale Pasquale Ciacciarelli ha ribadito: «L'audizione non costituisce un'iniziativa isolata, ma si inserisce in un quadro di azioni propedeutiche ad instaurare un rapporto costante tra istituzioni, necessario per difendere il principale presidio industriale del basso Lazio». Ruolo fondamentale in provincia quello dell'indotto «e noi valutiamo attentamente la strategia industriale e i progetti Stellantis nella speranza di avere prospettive di crescita e il mantenimento dei posti di lavoro, non solo per questa specifica realtà, ma per l'intero indotto che da lavoro a tantissime famiglie di Frosinone», ha dichiarato il consigliere regionale di FdI, Daniele Maura. «È fondamentale che gli standard occupazionali siano la priorità, in un'ottica di transizione ecologica che non è più rinviabile», ha spiegato il consigliere regionale M5S, Valerio Novelli.
Tanti gli interventi nel corso dell'audizione aperta, il presidente del Consiglio della Provincia di Frosinone Gianluca Quadrini ha sottolineato «la necessità di continuare a garantire stabilità e occupazione. È importante la sinergia con le istituzioni e con le parti sociali per trovare soluzioni che consentano di preservare l'azienda e i suoi dipendenti».
Il commissario del Consorzio Industriale del Lazio, professor Raffaele Trequattrini, ha assicurato che l'organismo sarà «in prima linea per supportare l'intero comparto industriale dell'automotive. Abbiamo elaborato una serie di progettualità che consentiranno di fornire servizi e infrastrutture all'avanguardia per fare in modo che tutto il distretto possa essere "premium". Oggi è importante supportare Stellantis ed è altrettanto importante supportare tutte le aziende dell'indotto garantendo aree che siano adeguate ad ospitare gli insediamenti produttivi».
Lo sciopero
Ad "inaugurare" la mattinata uno sciopero al reparto montaggio. La totalità degli operai, a inizio turno, ha incrociato le braccia per i riscaldamenti spenti, unitamente alle luci e ai bagni sporchi. Salute, sicurezza e ambiente sono state le parole d'ordine. Una protesta lampo, subito rientrata grazie alle risposte dell'azienda. Solidarietà è arrivata dalla consigliera regionale del Pd Sara Battisti che ha chiesto «all'azienda di prestare attenzione a queste fondamentali tematiche».
E sull'impegno bipartisan per l'automotive ha chiosato: «Ogni istituzione deve fare la sua parte e la Regione Lazio ha due questioni aperte: la mission del consorzio industriale, che deve restare riferimento delle imprese favorendo processo di sburocratizzazione in continuità del lavoro portato avanti fino a oggi; il rifinanziamento di importanti leggi come la 46 e la 60 che servono all'indotto e alle infrastrutture. Auspico - ha concluso - un lavoro condiviso, su tematiche così importanti è fondamentale l'ascolto dei territori e dei rappresentanti dei lavoratori».
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